FIRENZE – La Vanoli Cremona non smette di stupire. Al Mandela Forum batte la Virtus Boologna 102-91 e centra la finale delle Final Eight di Coppa Italia. Affronterà Brindisi che si impone di misura su Brindisi (87-86)

PASSA CREMONA - Bologna parte con il quintetto formato da Cournooh, Taylor, Punter, M'Baye e Moreira. La squadra di coach Sacchetti risponde con Diener, Crawford, Aldridge, Matthiang e Saunders. Il primo quarto è equilibrato, con Kravic che fa 4/4 da due e tiene la Virtus a contatto: Cremona è in vantaggio dopo 10’, 20-21. Bologna inizia forte il secondo periodo con un parziale di 6-0, ma Crawford riporta sopra i lombardi ed è il primo di Cremona a superare la doppia cifra. Kravic e Aradori guidano l’attacco di Bologna, ma il lavoro di Mathiang a rimbalzo e quello di Diener da dietro l’arco permettono alla squadra di Sacchetti di allungare nuovamente: all’intervallo è +15 Cremona, 49-54. 

Sono sempre Aradori e Kravic a tenere a galla la Virtus: a dare una mano ai due c’è anche Tony Taylor, che fa la differenza in difesa e Bologna torna con soli due possessi di svantaggio. Saunders e Aldridge riportano in doppia cifra di vantaggio Cremona e quando manca solo l’ultimo quarto la Vanoli è sopra di sette lunghezze. Diener è una macchina dal perimetro e la fisicità di Mathiang fa la differenza sotto canestro. Bologna non riesce a ricucire lo strappo e deve arrendersi: la partita finisce 91-102, Cremona è la prima finalista. 

SASSARI-BRINDISI – La Dinamo Sassari di coach Pozzecco ritorna in campo dopo l’incredibile rimonta su Venezia e per conquistare l’ultimo pass per la finale deve superare l’Happy Casa Brindisi. Molto bene gli attacchi delle due squadre nel primo quarto, meno le difese: dopo i primi 10’ il risultato è 28-32 per Brindisi, guidata dai canestri di Moraschini e Chappell. Sassari prova a reagire con Polonara che si fa sentire grazie ai rimbalzi offensivi, ma prima dell’intervallo arriva l’allungo della squadra di coach Vitucci: quando si va negli spogliatoi Brindisi è in vantaggio 46-54. Nel secondo tempo il divario aumenta, complice l’attacco di Sassari che trova soltanto 4 punti nei primi cinque minuti dopo la ripresa del gioco. Quando manca l’ultimo periodo il risultato è 60-74, ma la squadra di Pozzecco si riavvicina prepotentemente grazie ad un ottimo lavoro difensivo e ai canestri di Smith: a 180’’ dal termine Brindisi è sopra di soli sei punti. Chappell continua ad essere determinante con i tiri da tre punti, ma quando mancano dieci secondi fa 0/2 ai liberi. Sassari si avvicina fino a toccare il –1 e allo scadere ha tra le mani di Smith il pallone della preghiera: il tiro non va. Brindisi vince 86-87 e passa in finale.