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Basket, A2, Hall: «A Cassino per far qualcosa che la gente possa ricordare»

G.Masi/Ciamillo
«Ho sempre giocato col cuore» ha detto il 34enne alla presentazione ufficiale, «sono qui per giocare e vincere questa sfida speciale»

CASSINO - "Maglia numero 7 grazie". Il messaggio del suo procuratore, ha raccontato il direttore sportivo della Virtus Cassino, Leonardo Manzari, ha cambiato la storia della Virtus Cassino. Poche parole che significano l'arrivo in una squadra ultima in classifica di una stella come Mike Hall, ufficialmente presentato ai tifosi e alla stampa, ma già protagonista della vittoria contro la Virtus Roma.

CARRIERA DA GIRAMONDO - L'ex Olimpia Milano e Biella ha iniziato la stagione con la Kleb Ferrara prima di essere tagliato. Ne ha passate tante, e alcune le raccontò la scorsa estate su Twitter. Scrisse della sua breve esperienza in Venezuela con una squadra che si allenava in una palestra col buco sul tetto e si fermava per la pausa sigaretta, di come arrivò a Milano solo perché Jumaine Jones fu squalificato dalla FIBA per aver firmato contemporaneamente due contratti. In quella prima stagione, invitò tutti i compagni a festeggiare il suo compleanno: sushi illimitato e champagne. Non lo avevano avvisato, però, che in Italia è chi festeggia a pagare: dovettero chiamare il signor Armani per saldare il conto, non ce n'erano abbastanza sulla sua carta di credito. Milano lo sospenderà sui social, verrà poi tagliato a Teramo nel 2010 e tornerà in Italia nel 2015: due anni a Biella, due a Ferrara. Ha giocato in Turchia, in Spagna, in Grecia, in Israele.

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LASCIARE UNA TRACCIA - "Ho fatto di tutto, cose belle, cose brutte, ho avuto soddisfazioni importanti, ma anche momenti difficili. A questo punto della mia carriera, a 34 anni, ho solo voglia di giocare e di vincere soprattutto questa sfida" ha detto durante la presentazione. "Non ho voglia e non è assolutamente nelle mie corde giocare per il solo gusto di scendere in campo. Voglio fare qualcosa di speciale, voglio fare qualcosa che una volta smesso di giocare, la gente possa ricordare negli anni. A mio parere, non sono mai stato un grande giocatore in termini di tecnica, ma ho sempre giocato con il cuore, con passione, con grinta, con fame". 

AMBIENTE CALDO - Qualità che servono per cambiare direzione alla stagione di Cassino, una squadra che otto anni fa nemmeno esisteva. "È stata la scelta giusta per rimettermi in gioco, per ripartire" ha aggiunto. "Riguardo al mio arrivo, al mio esordio e all’ambiente che ho trovato, ho visto sin dal primo allenamento del gran talento nel nostro roster. Grande grinta, grande voglia di fare bene, non assolutamente una situazione da ultima piazza del girone". 

CONCENTRAZIONE - Ha capito subito, dall'abbraccio dei tifosi contro la Virtus, che qui al palazzetto non si va per assistere a uno spettacolo, ma per condividere una passione, per trasmettere energia, per scrivere un racconto collettivo. E sa che quella vittoria può essere un punto di inizio ma non basta da sola a far primavera. "Giocare con la prima in classifica, da un certo punto di vista è facile, perchè le motivazioni e le energie extra vengono da sè, più difficile è invece mantenere lo stesso livello di attenzione e lo stesso standard qualitativo di gioco in tutte le partite in cui si scende in campo. Adesso, il nostro prossimo step deve essere quello, essere concentrati per la partita di Casale e, ripeto, cavalcare l’entusiasmo della vittoria di Roma, non accontentarci della bella prestazione che abbiamo fornito e provare a vincere". Allora sì che avrà fatto qualcosa destinato a essere ricordato negli anni a venire.

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