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Messina a Bologna: "Vogliamo essere all'altezza"

Ciamillo

Il ct presenta il torneo di sabato e domenica contro Filippine, Cina e Canada. "Rio è l'obiettivo, sogno la cerimonia d'apertura. Il rinnovo con la Fip? Stiamo parlando"

BOLOGNA – Ettore Messina torna nella città che è divenuta la sua casa, e lo fa per il torneo Imperial Basketball City che sabato e domenica al Paladozza vedrà in campo Italia, Filippine, Canada e Cina. Il ct avverte la responsabilità attorno alla nazionale che a Torino, nel Preolimpico del 4-9 luglio, inseguirà la qualificazione per i Giochi di Rio. “La nazionale è una squadra da cui ci si aspetta un buon risultato. Speriamo di essere all'altezza. C'è un gruppo di giocatori di grande livello: c'è chi ha giocato in Nba, chi ha vinto campionati in mezza Europa. Sono ragazzi di qualità e talento, pronti a giocare in questo Preolimpico con l'obiettivo di farcela. Spero di non rompere nulla e che la nave vada avanti da sola fin dove deve andare" ha detto Messina, tornato sulla panchina azzurra dopo l’argento agli Europei del 1997.

CERIMONIA – Il tecnico sogna ad occhi aperti di fronte allo scenario delle Olimpiadi, l’unico traguardo che Messina – quattro volte vincitore dell’Eurolega – non ha ancora tagliato: “L’obiettivo non è solo quello di disputare le Olimpiadi, il sogno è di partecipare alla sfilata della cerimonia d’apertura, vai lì per quello, poi quel che succede succede...". In vista del Preolimpico, il torneo di Bologna è il primo con la squara al completo: “Qui si comincia a percepire l'attenzione da parte del pubblico e dei media, che cresce molto e c'è quel minimo di aspettativa e pressione psicologica che fa bene a tutti quanti".

FUTURO – In merito al futuro sulla panchina azzurra, Messina specifica che l’accordo dovrà coinvolgere anche i San Antonio Spurs, dove il 56enne ct è il vice di Gregg Popovich: “Sul mio futuro in nazionale ci lavoriamo assieme, anche parlandone con gli Spurs che sono quelli che devono dare una mano perché si possa andare avanti. Con Popovich parliamo tutti i giorni. Lui voleva essere a Torino anche per motivi enogastronomici, ma purtroppo non ce la farà. Non è una questione di desiderio, speriamo di trovare una soluzione che faccia piacere a tutti. Anche se ovviamente saremmo più contenti di poter continuare dopo la partecipazione alle Olimpiadi e restituendo l'entusiasmo incredibile che riceviamo ovunque andiamo".

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