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Basket, Pozzecco: “Orgoglio azzurro, i miei erano assatanati”

CIAMILLO

Il ct dell’Italia soddisfatto dopo l’Ungheria fa un bilancio e apre le porte della Nazionale a chiunque meriti

In un momento della stagione in cui è normale che i giocatori tirino il fiato, prima della volata finale con i loro club, Pozzecco ha visto, nelle prime sfide di qualificazione all'Europeo, la sua Nazionale andare spesso oltre i limiti consentiti dagli autovelox per quanto riguarda velocità ed intensità. Due successi, su Turchia e Ungheria, che sono un bel viatico per un 2024 dove gli azzurri giocheranno ancora per il visto per Eurobasket 2025 e avranno, a luglio, l'appuntamento del preolimpico. 
Pozzecco, è riuscito a frenare i suoi o hanno corso anche quando si sono imbarcati sull'aereo che li ha riportati in Italia 
«Erano assatanati. Non finiscono più di stupirmi. Secondo me è l'azzurro, quello scudetto tricolore che portano sul petto che gli trasmette una carica pazzesca. L'orgoglio di essere in Nazionale è il loro propellente. La realtà è che questi ragazzi faticano, sudano». 
 
Ha perdonato quei primi minuti di domenica dove hanno perso qualche pallone di troppo? 
«Non è un motivo per arrabbiarmi. Quello sprazzo è stato figlio della libertà che hanno di decidere, senza essere ingabbiati. Abbiamo iniziato con troppa frenesia, è vero che poi abbiamo trasformato, come avevamo già fatto contro la Turchia, in aggressività. Spesso mi viene detto che amo rotazioni corte. In Ungheria hanno giocato in 12 e così non abbiamo mai alzato il piede dall'acceleratore».  
 
Tra tante note liete spicca Bortolani, nato per fare canestro. 
«Sta mostrando ogni volta giocate pazzesche e acquisice, giorno dopo giorno, una sicurezza paurosa. Datome, che è nel nostro staff uno straordinario elemento aggiunto, ha sentenziato: “Giordano ha fatto diventare facili giocate che non lo erano”. Ha, come spesso accade, ragione Gigi». 
 
Dall'Ungheria riporta la convinzione che, ogni tanto, la Nazionale può far riposare Melli. 
«Con Nik ero stato chiaro. Mi piace non avere filtri quando comunichiamo e gli avevo chiesto di venire e darmi, almeno con la Turchia, quella presenza di cui il gruppo ha bisogno. Lui ha fatto 17 punti in 20 minuti, quasi a mettere la firma sotto il nostro accordo. Si è spremuto, ha dato tutto. Così nella seconda gara la scelta è stata per energie fresche».

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