NEW YORK – Come sempre, l'inizio dei playoff NBA coincide con l'assegnazione dei premi individuali della stagione. Uno dei più prestigiosi, quello di allenatore dell'anno, è andato a Mike Budenholzer, che ha guidato gli Atlanta Hawks al miglior record nella Eastern Conference, con 60 vittorie, spedendo ben quattro giocatori (Teague, Korver, Millsap e Horford) all'All Star Game.

RINGRAZIAMENTO – Budenholzer si è aggiudicato il riconoscimento al secondo anno da capo allenatore, e ha ringraziato il padre Vince (a sua volta coach a livello scolastico) e Gregg Popovich, del quale è stato assistente a San Antonio per 17 anni: “Se sono qui è anche per merito di Pop, siamo in tanti a doverlo ringraziare, perché ci ha permesso di lavorare con lui”. Budenholzer ha preceduto Steve Kerr, che con Golden State ha ottenuto il miglior record in assoluto, e Jason Kidd, che ha guidato i sorprendenti Milwaukee Bucks ai playoff.

SESTO UOMO – Il premio di miglior sesto uomo è andato invece ad un ex Atlanta come Lou Williams. La guardia è il primo giocatore dei Toronto Raptors ad aggiudicarsi questo titolo. Williams, 15.5 punti di media ma soprattutto 11 gare con almeno 25 punti, ha superato Isaiah Thomas (Boston) e il detentore del riconoscimento Jamal Crawford (Los Angeles Clippers). “Temevo di non essere più lo stesso giocatore dopo l'infortunio al ginocchio di due anni fa, che mi ha tolto velocità ed esplosività, ma ho imparato a giocare in maniera più razionale” ha ammesso Williams, a cui il rapper canadese Drake (socio dei Raptors) ha dedicato la canzone “6 Man”.