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Cleveland spalle al muro James: non ci arrendiamo

Le Finali NBA tornano in California dopo il pareggio di Golden State. I Cavs, stanchi e acciaccati, provano a cancellare gara4. LeBron: “Non abbiamo molte soluzioni, ma ci proviamo”

NEW YORK – Stanchi, acciaccati, corti. Eppure non si arrendono. I Cleveland Cavs hanno perso gara4 e hanno visto Golden State tornare in parità, e ora che la serie torna in California per gara5 di questa notte (ore 2, diretta SkySport2) LeBron James e soci non vogliono abbassare la testa. Il primo è proprio James, uscito dal quarto atto con una ferita al capo, dopo aver sbattuto su una telecamera a bordo campo, ricadendo male dopo un fallo duro di Andrew Bogut. “Sul momento è stato doloroso, il nostro staff medico ha fatto un gran lavoro riuscendo a tamponare la ferita” ha detto LeBron, al quale sono stati applicati alcuni punti di sutura.

RISCOSSA – In vista di gara5, Cleveland deve ritrovare le energie necessarie per far funzionare la difesa, a lungo efficace in queste Finali. E in aiuto di chi ha il fiato corto, potrebbe arrivare la scelta di David Blatt di allargare le rotazioni, concedendo più minuti ai vari Mike Miller e Shawn Marion, anche se James non entra nella questione: “Decide coach Blatt: l'idea di allargare le rotazioni, anche per concedere qualche riposo in più a chi sta giocando tanto, potrebbe essere d'aiuto, ma decide il coach. Ma, in effetti, non abbiamo tante opzioni. L'importante è che rialziamo la testa: penso a JR Smith, non importa quanti tiri sbaglierà, voglio rivederlo a testa alta e con la fiducia. Se crede in se stesso, giocherà bene”.

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