NEW YORK – Kobe Bryant vive il suo farewell tour, che lo porterà alle ultime partite Nba da qui ad aprile. Il 37enne ha segnato sul calendario la data di venerdì, con l'ultimo Natale in campo contro i Los Angeles Clippers, e quella del 30 dicembre, l'ultima a Boston: “Dove è emozionante giocare, anche da avversario. Da bambino sono cresciuto sognando di giocare una finale Boston-Lakers: ne ho giocate addirittura due, non posso chiedere di più”.

NIENTE EUROPA – Bryant conferma che non ci sarà la possibilità di giocare in Europa dopo la ventesima stagione Nba: “Purtroppo il mio corpo non me lo consente, avrei voluto giocare un anno oltreoceano”. L'eccezione potrebbe essere per Rio, per i Giochi Olimpici, dove Kobe potrebbe diventare – assieme a LeBron James, per esempio – il primo giocatore a conquistare tre ori: “Sarebbe un bel modo per finire la carriera, sono cresciuto in Italia e conosco il valore delle Olimpiadi meglio di tutti”.

GALLERIA – E' ormai tempo di bilanci, e Bryant stila la graduatoria dei cinque avversari più difficili e delle cinque squadre più forti incontrate: “Jordan, Olajuwon, Drexler, Durant e James tra i singoli. I Chicago Bulls di quando entrai nella NBA, San Antonio, i Sacramento Kings 2002, Detroit del 2004 e Boston 2008 tra le squadre. Io? Non conta la mia posizione nel ranking storico, conta la mia eredità per la generazione a venire”. E pensando al futuro Bryant rivela: “Insegnerò il gioco e soprattutto quanto c'è attorno al gioco ai ragazzi in giro per il Mondo”.