ROMA - Nella riedizione delle ultime Finals, Golden State ha superato Cleveland al termine di una partita complessivamente bruttina, nella quale gli attacchi hanno sofferto oltremodo la fisicità delle difese e che ha visto protagonisti inattesi alla vigilia come Livingston e Draymond Green dominare la scena: Curry e Thompson hanno tirato 12/33 dal campo complessivo, con Steph fortemente condizionato da un problema al polpaccio che l’ha costretto a lasciare il campo per qualche minuto. Con 22 punti, 15 rimbalzi, 7 assist e 2 stoppate, Green ha fatto pentole e coperchi nelle due metà campo, con 16 punti (suo season high), Livingston ha sostenuto i Warriors con una serie di arresto-e-tiro dalla media distanza immancabili per Cleveland. I Cavs hanno annullato i punti di forza all’avversario ma hanno mosso poco la palla in attacco, affidandosi eccessivamente alle giocate in isolamento di Lebron James.

DECIDE CURRY - Male Kevin Love, ancora non al meglio Irving, Blatt ha finito per pagare il 5/30 dall’arco: Golden State è rimasta praticamente sempre avanti nel punteggio ma nel primo tempo non è mai riuscita a strappare: nell’ultimo quarto l’accelerazione che ha prodotto il +10 ma poi la fiammata di James è valso il -3. Nel finale due canestri di Curry e i tiri liberi di Green e Iguodala hanno chiuso i giochi di una partita tutt’altro che indimenticabile e che ha segnato il successo numero 28 di Golden State su 29 partite.