NEW YORK - E' costato caro a David Blatt il -34 interno contro Golden State nel Martin Luther King Day: i Cleveland Cavs, infatti, hanno deciso di avvicendare il tecnico ex Benetton, che nel suo primo anno e mezzo di NBA aveva subito conquistato un posto alle Finali e stava continuando a guidare la Eastern Conference.

HACK A JORDAN - Blatt viene sostituito dopo il 30-11 di metà stagione (73% di vittorie) e il successo sui Los Angeles Clippers, caratterizzato però dall'hack-a-Jordan, con i falli intenzionali per mandare in lunetta il centro dei californiani. Idea che non deve essere piaciuta molto a LeBron James ("E' una strategia e facciamo ciò che serve per vincere") e che lo stesso Blatt non aveva esaltato ("Vorrei che la regola cambiasse, ma solo dopo questa gara" aveva detto nell'intervista a Craig Sager di fine terzo quarto). Troppo pesanti le tracce del -34 contro Golden State per una squadra che guida saldamente l'Est ma che non sembra in grado di giocarsela con Warriors e San Antonio.

LUE - Per questo si cerca la terapia d'urto: fuori Blatt, che non riscuoteva più la fiducia di parecchi giocatori nello spogliatoio dei Cavs, promosso il vice Tyronn Lue, ex playmaker di riserva dei Los Angeles Lakers, nonchè persona molto vicina a James. Il 38enne Lue avrebbe già trovato l'accordo per un contratto pluriennale da head coach.

RAPPORTI - Non a caso, appena si è sparsa la notizia dell'avvicendamento, sono riapparsi flash come i colloqui in panchina di James, più frequentemente con Lue che con Blatt (che pure è persona stimata nell'ambiente), oppure LeBron che sull'ultimo timeout di un match di playoff a Chicago strappa la lavagnetta al tecnico, che aveva previsto un tiro per un compagno e non per il Prescelto. Scena che si sarebbe ripetuta in gara5 delle ultime finali contro Golden State. Per questo, nessuno è realmente sorpreso per l'avvicendamento.