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Nba: i Lakers vincono ma si fa male LeBron James

I gialloviola superano in trasferta 127-101 i campioni in carica ma l'ex ala dei Cleveland Cavaliers va ko all'inguine: oggi sarà sottoposto a risonanza magnetica. Nelle altre sfide successi per Utah, Houston, Milwaukee e Boston

OAKLAND (USA) - I Los Angeles Lakers battono Golden State alla Oracle Arena per 127-101 ma perdono per infortunio LeBron James. La supersfida di Natale si risolve a favore dei gialloviola e questo nonostante il numero 23 resti in campo appena 21 minuti. Reduci dalla sconfitta contro Memphis (107-99), i ragazzi di coach Walton mettono sotto i campioni in carica sin dall'inizio e anche quando il Prescelto è costretto a gettare la spugna per un infortunio all'inguine (per lui comunque 17 punti, 13 rimbalzi e 5 assist), la musica non cambia: Kuzma (19 punti), Zubac (18 punti e 11 rimbalzi) e Rondo (15 punti e 10 assist) guidano i Lakers a un successo che alla Oracle Arena mancava addirittura dal 22 dicembre 2012. "Non dovrebbe essere una cosa lunga", ha comunque provato a rassicurare tutti LeBron, 156 partite consecutive, che oggi sarà sottoposto a risonanza magnetica. Sottotono i Warriors (21 punti per Durant, 23 per Iguodala), che forse hanno pagato la fatica del successo di due sere prima contro i Clippers, 129-127 con canestro decisivo di Curry (42 punti) a mezzo secondo dalla sirena. Nelle fila di LA, era stata positiva la prova di Danilo Gallinari, in doppia doppia con 25 punti e 11 rimbalzi.

Golden State resta comunque al secondo posto nella Western Conference, alle spalle di Denver e davanti a OKC, che però cade due volte nel giro di pochi giorni: prima per mano di Minnesota e, nel giorno di Natale, contro Houston: 113-109 per i Rockets, al settimo successo in otto gare e trascinati dal solito Harden (41 punti). Per i Thunder 28 punti e 14 rimbalzi di George, 21+9 oltre a 9 assist per Westbrook. Cade anche Portland: 117-96 a favore di Utah con un Gobert dominante sotto canestro (18 punti, 14 rimbalzi e 7 stoppate). A Est, Milwaukee continua a tallonare Toronto (109-95 su New York, 30 punti e 14 rimbalzi per Antetokounmpo) mentre Boston prevale su Philadelphia all'overtime: 121-114 il finale con un Kyrie Irving in grande spolvero (40 punti di cui 6 con due triple di fila nel supplementare, consentendo ai Celtics di risalire da -5). Bene anche Tatum e Morris con 23 punti a testa, ai Sixers non bastano un Embiid da 34 punti e 16 rimbalzi e un Butler da 24 punti. (In collaborazione con Italpress)

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