Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Rodman su The Last Dance: "A me non importava di Jordan, ero già famoso"

L'ex cestista dei Chicago Bulls non condivide il giudizio negativo di alcuni campioni sulla docuserie: "Non erano abbastanza forti mentalmente per gestire Michael"

ROMA – Tra gli appassionati di sport, non soltanto di basket, da giorni non si fa che parlare in tutto il mondo di ‘The Last Dance’, la docuserie a puntate sulla stagione 1997-98 di Michael Jordan nei Chicago Bulls, che quell’anno vinsero la Nba. Scottie Pippen, tra i protagonisti di quel campionato, non ha gradito alcune parti che lo riguardano mentre Horace Grant, ai Bulls fino al 1994, ha bocciato ‘The Last Dance’ definendo i contenuti della serie “cazzate al 90%”. Positivo invece il giudizio di Denis Rodman, tra le stelle dei Chicago Bulls di 22 anni fa: “I giocatori erano un po’ arrabbiati perché sentivano che Michael li stava gettando sotto il bus – le parole dell’ex campione a Good Morning Britain - ‘Ragazzi, non stavate facendo quello che voglio che facciate, io sono il più grande, sono determinato a vincere qualunque cosa’. Michael parla sempre della squadra, i miei compagni di squadra. Mentalmente non penso che fossero abbastanza forti da gestirlo. Phil Jackson è un allenatore rilassato, ma Michael è più tipo ‘vado a vedermi diventare famoso’. A me chiaramente non importava perché ero già famoso”.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi