OKLAHOMA CITY- I Thunder volano alle Finals NBA per la seconda volta nella loro storia e lo fanno con una prova di forza che conferma tutto il valore espresso durante la stagione. Gara-5 della finale della Western Conference contro i Minnesota Timberwolves è una lezione di pallacanestro: 124-94 il risultato finale, con Shai Gilgeous-Alexander autore di 34 punti in meno di 34 minuti giocati, mettendo a referto anche 8 assist, 6 rimbalzi e 2 palle rubate, premiato come MVP della serie. Un successo netto che chiude la serie sul 4-1 e proietta Oklahoma City al gran finale, tredici anni dopo l'ultima volta.
Ricostruzione compiuta: dal crollo del 2016 alla rinascita guidata da SGA
La serata perfetta dei Thunder parte forte fin dal primo quarto, chiuso sul 26-9. Minnesota non riesce mai a rientrare in partita, affondata da un attacco fluido e da una difesa implacabile. Accanto a SGA ormai una vera stella del NBA, brillano anche Chet Holmgren (22 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate) e Jalen Williams (19 punti, 8 rimbazi e 5 assist), mentre coach Daigneault può addirittura concedersi il lusso di lasciare a riposo i titolari negli ultimi minuti, con il punteggio sul +34 a metà quarto periodo. La ricostruzione iniziata nel 2016, anno dell'addio di Kevin Durant, sembra finalmente arrivata al suo culmine: con 68 vittorie in regular season e un gruppo giovane e talentuoso, Oklahoma City sogna il primo titolo della sua storia. Minnesota chiude invece una serie deludente, nonostante i 24 punti di Randle e i 19 di Edwards. I Timberwolves pagano una serata difficile al tiro (41,2% dal campo) e ben 21 palle perse, riconoscendo al termine della partita la superiorità dell'avversario. "Hanno giocato in modo incredibile, hano meritato", ha ammesso coach Chris Finch con grande sportività. Ora i Thunder attendono di conoscere il proprio avversario alle Finals: nella notte italiana si gioca gara-5 tra New York Knicks e Indiana Pacers, con questi ultimi avanti 3-1 e con la possibilità di chiudere i conti.