BOLOGNA – La Virtus ritrova Allan Ray e torna alla vittoria: la Obiettivo Lavoro si aggiudica la sfida-salvezza contro Pesaro 79-75, cancella il crollo di Capo d'Orlando, salva la panchina di Giorgio Valli e lascia l'ultimo posto. Dove la Consultinvest viene raggiunta da Capo d'Orlando e Torino, ma la classifica avulsa punisce Pesaro, che oggi sarebbe retrocessa. Alla squadra di Paolini – tradita da Daye autore di 14 punti con 4/14 al tiro - resta soltanto la differenza canestri a favore nei confronti della Virtus.

GADDY – Pesaro spreca il +10 iniziale sulle ali di Christon (18 punti) e Lacey (15), l'ingresso dei cambi bianconeri con Ray (6 in 9' nel giorno del rientro dopo oltre tre mesi), Odom (11) e Fontecchio (15) cambia la partita, e i 29 punti della Virtus nel secondo quarto valgono il sorpasso (43-40 a metà). Al rientro dalla pausa, Lydeka infila Pittman sui pick-and-roll e l'11-0 illude Pesaro (47-53). Qui però il lituano commette tre falli nella stessa azione – fallo, antisportivo e tecnico – e la Obiettivo Lavoro rientra e sorpassa con Gaddy (18) che prende in mano la sfida. Nel momento caldo, Daye non entra in partita, nervoso per gli errori al tiro (subisce anche una stoppata da Cuccarolo, autore di 9' preziosi) e i problemi di falli, in questo modo Gaddy (9 nel 4° periodo), Fontecchio e Odom bucano la zona pesarese. Sul +11, però, la V nera spreca il sorpasso nella differenza canestri con due errori di Hasbrouck (11) e Lacey consente a Pesaro di non uscire a mani completamente vuote.