REGGIO EMILIA - Il -43 di domenica è in soffitta: Reggio Emilia vince gara5 contro Avellino 82-72 e riprende il comando della semifinale, in cui il fattore campo finora è sempre stato rispettato. Pietro Aradori (16 punti) guida la reazione della squadra di Menetti, che sabato avrà il match-point per la finale anche se in trasferta. Alla Sidigas non bastano i 44 punti del duo Ragland-Nunnally con 23 del playmaker e 21 dell'MVP, ma la serie non è decisa. Semmai il rischio è che la tensione si alzi oltre il livello di guardia, in campo (con Ragland particolarmente nervoso all'uscita) e gli eccessi fuori (dopo le accuse per l'accoglienza ricevuta in gara4 da Reggio Emilia, il pubblico emiliano esagera con le palle di carta in campo nella ripresa).

AZZURRI DECISIVI - L'equilibrio regge per almeno due quarti, con il tira e molla avviato da Kaukenas e Aradori da un lato, ma con la risposta di Ragland e Nunnally: l'MVP impiega 14' per segnare il primo punto, ma la sua accelerazione vale il 9-0 del sorpasso (25-16). La prima spallata arriva con Lavrinovic (10) e Della Valle (11), il cui break viene rafforzato da Polonara (autore di uno splendido tap-in schiacciato) e Needham (62-52) ad inizio quarto periodo. Sembra finita sul fallo tecnico a Sacripanti che porta al +11 con la tripla ancora di Needham, eppure Avellino reagisce ancora con Ragland e Nunnally, con l'8-0 per il 68-65, qui però è il trio azzurro con Polonara, De Nicolao (autore di giocate decisive dopo un match condizionato dai problemi di falli) e Aradori a regalare la sicurezza a Reggio Emilia, e il vantaggio nella serie.