REGGIO EMILIA - Per il secondo anno consecutivo, Reggio Emilia vola in finale-scudetto contro Milano (venerdì gara1 al Forum): la squadra di Menetti piega dopo sette gare la resistenza di Avellino, con l'85-80 dello spareggio. E' la prima serie al meglio delle sette senza successi esterni nella storia del basket italiano, Reggio Emilia esorcizza altri due tabù: i match dentro-o-fuori in casa (gara7 contro Sassari nella finale di un anno fa, ma anche gara5 delle finali di Legadue contro Livorno e Napoli) e i match di gara7 che un anno fa andarono tutti alle squadre ospiti (due volte Sassari e una Reggio Emilia). L'esorcista è Rimas Kaukenas che, dopo cinque scudetti con Siena, è pronto a vivere la settima finale-scudetto in dieci anni, che Reggio Emilia guadagna con i suoi 17 punti, 8 dei quali negli ultimi tre minuti.

ESPERIENZA - Senza Stefano Gentile e Veremeenko, Reggio Emilia parte forte sull'onda dell'esperienza di Lavrinovic (13 punti) e Kaukenas, autori di 12 punti sul 14-8. Avellino, che schiera Acker, entra in gara con Nunnally (23) che firma il 16-13, ma ancora una volta quando iniziano le rotazioni è la squadra di Menetti a volare via: merito di Polonara (13), Della Valle (14) e dell'impatto difensivo di Golubovic, con loro arriva il 13-4 per il 29-17. Ma appena esce Golubovic, l'area di Reggio Emilia diventa area di conquista per Buva (22), che fa -4 (40-36).

PALLE PERSE - Qui inizia un lungo tira e molla, con Reggio Emilia che non la chiude pure se Kaukenas e Aradori (10) sono scatenati, ma Ragland (14) diventa immarcabile quasi come in gara6 e porta più volte la Sidigas a -4. Quota stregata per i campani, che con 4 punti da recuperare commettono sempre palle perse banali. Il 7-0 di Della Valle e Silins sembra chiuderla (68-57) e invece Nunnally regala un'ultima chance ad Avellino, che nonostante il gioco da tre di Kaukenas arriva a -3 con Leunen (77-74). Il possesso più importante dell'annata, però, va a Kaukenas, che punisce da tre dall'angolo (80-74). Buva sbaglia il -2, Kaukenas chiude dalla lunetta, per il tripudio di Reggio Emilia.