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Serie D Albalonga, ecco D'Adderio: «Devo dimostrare tante cose»

Queste le parole del nuovo tecnico: «Darò tutto me stesso per fare bene qui»

Albano laz. (Rm) -  L’Albalonga ha il suo nuovo allenatore. Si tratta di Fulvio D’Adderio, una lunga carriera da giocatore professionista a cui è seguito un ventennio da tecnico su panchine importanti come quelle di Spezia, Sambenedettese, Foggia e Venezia. L’ultima esperienza era datata 2015-16 quando l’allenatore salvò il Monopoli in Lega Pro, ma ora il tecnico molisano ha tanta voglia di rimettersi in carreggiata. «Sabato scorso la società del presidente Bruno Camerini mi ha invitato a vedere la partita contro l’Ostiamare e successivamente abbiamo parlato della possibilità di un accordo. Conosco da tempo il club perché, quando ero allenatore delle giovanili della Lodigiani, l’Albalonga era già una delle società più importanti dei Castelli Romani. L’impatto è stato sicuramente positivo e le sensazioni sono buone, ma devo dimostrare tante cose in primis a me stesso e poi anche al club che mi ha dimostrato fiducia. L’entusiasmo si era un po’ affievolito dopo due anni di stop, ma questo è stato anche il tempo per riflettere molto su determinate cose». D’Adderio ieri ha diretto il suo primo allenamento. «La squadra, indubbiamente delusa per questo inizio di stagione, ha dimostrato il dispiacere per questa situazione di classifica. Il gruppo ha palesato la voglia di ascoltare e provare a cambiare l’inerzia di questo periodo e questa è sicuramente un’ottima base di partenza. Le prospettive stagionali dell’Albalonga? E’ presto per dirlo, ma le prospettive del club sono anche le mie prospettive e quindi cercherò di dare tutto me stesso per fare bene qui all’Albalonga». Il debutto ufficiale di D’Adderio è estremamente vicino: domani la squadra azzurra è attesa dal turno infrasettimanale sul campo del Trastevere, ma l’allenatore non preannuncia rivoluzioni. «Sarei un pazzo se stravolgessi tutto in questo momento. Bisogna capire assieme quali sono i problemi e dare delle indicazioni per cercare di superare alcune criticità. La “cura” non risolverà tutto e subito, ma bisognerà portare avanti il lavoro con costanza».

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