Monte Porzio (Rm) – Un inizio di campionato con alcune difficoltà, ma ampiamente preventivate. D’altronde la Seconda categoria del Città di Monteporzio è un gruppo mediamente giovane ed è comunque neopromossa. Le prime tre partite non sono servite a muovere la classifica coi castellani che hanno ceduto anche domenica scorsa sul difficile campo della Vis Sgurgola per 2-0. Un test complicato in cui, comunque, si è cominciato a vedere qualche segnale di reazione da parte del gruppo che ora sta preparando la delicata partita “interna” (si gioca sempre nell’impianto capitolino del “De Fonseca”, a Finocchio) contro il Castel San Pietro Romano, anch’esso a quota zero punti. “Siamo molto fiduciosi nel lavoro del presidente Danilo Centioni” spiega Roberto Funari che con la sua famiglia e la azienda (il noto ristorante locale Cantina Romoletto) ha dato un forte sostegno al club monteporziano. “Conosco da anni Danilo con cui ho giocato anche a pallone – prosegue Funari – E’ una persona estremamente seria e soprattutto un grande appassionato, saprà sicuramente stimolare i ragazzi per prendere la giusta direzione in questo campionato. Se il sottoscritto, i miei fratelli Paolo e Romolo e mia madre Maria Carla Cera abbiamo deciso di sostenere in maniera incisiva il Città di Monteporzio (sostenendo ad esempio l’intero costo dei kit di abbigliamento, ndr) è soprattutto per la sua presenza”. In realtà la Cantina Romoletto è quasi “abitudinaria” nel sostegno alle associazioni sportive di Monte Porzio: “Mio fratello Paolo è stato presidente e anche uno dei fondatori dell’Atletico Monteporzio con cui abbiamo collaborato fino a qualche tempo fa. Ma abbiamo sponsorizzato in passato anche le società di basket e pallavolo”. Nella scorsa settimana il ristorante dei Funari è stato il “teatro” della cena sociale del Città di Monteporzio: “Ho visto un gruppo di ragazzi uniti e vogliosi di fare bene. Al momento, per motivi di lavoro, non sono riuscito ad andare a vedere partite, ma spero di essere presente qualche volta nel corso della stagione” conclude Funari.