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Blatter avvisa Uefa e Platini: «Io non dimentico»

AP

Durante la conferenza stampa del rieletto presidente della Fifa messaggi chiari: "La Uefa ha bisogno della Fifa e viceversa, ma non dimentico gli attacchi personali. Riporteremo la barca in mare aperto e la Fifa sarà ancora più grande. L'Fbi? Sta facendo il suo lavoro e io non ho mai preso "bustarelle" da 10 milioni. Io arrestato? E per cosa?".

ZURIGO - Con mezzora di ritardo rispetto all’ora d’inizio della conferenza, il rieletto presidente della Fifa Sepp Blatter ha fatto il punto dei lavori dell’esecutivo che si è tenuto stamani. Nel quartier generale della Fifa a Zurigo, è stato messo sotto pressione dai giornalisti che gli hanno chiesto spiegazioni sulla corruzione della Fifa, sul suo coinvolgimento nella vicenda, sulla frattura con la Uefa e il Colonnello ha risposto. Non sembra in modo convincente e a volte dribblando le domande complice l’inchiesta in corso.

FELICITA’ - “Inizio dicendo che sono felice di essere stato rieletto. Lavoreremo per affrontare i problemi che sono venuto fuori in questi giorni. Mi prendo la responsabilità per l’ultima bufera, ma la dividerò con il comitato esecutivo perché è il Governo che si deve prendere le responsabilità, non solo il presidente. Riporteremo la barca in acque tranquille e permetteremo alla Fifa di crescere. Dopo la fine di questo mio mandato sarà ancora più forte e autorevole. Le sedi dei mondiali del 2018 e del 2022 non cambieranno e nel 2026 le nazioni asiatiche che si erano candidate per il 2022 non potranno candidarsi di nuovo”.

PACE ISRAELE-PALESTINA - “Il calcio può essere un veicolo importante per arrivare alla pace nel mondo. Mi fa piacere quello che hanno fatto Israele e la Palestina: quest’ultima poteva forzare l’uscita di Israele dalla Fifa, ma non lo ha fatto ed è stato un gesto importante. Sono due federazioni indipendenti e possono fare cose importanti. Il calcio può essere precursore di quello che tutti vogliono: la pace. La Fifa in questo processo è pronta a recitare il suo ruolo e anche a fare qualcosa nella lotta contro l’Ebola”.

FBI E UEFA NEL MIRINO - Finito il suo discorso “istituzionale”, è tornato a parlare dei fatti di mercoledì non risparmiando qualche critica: “Tutti questi fatti sono culminati con gli arrasti nell’hotel della Fifa dove erano già presenti 3 giornalisti americani… La corruzione nella Fifa è qualcosa che riguarda il passato. Noi siamo qui: io e il comitato esecutivo assicuriamo la nostra volontà di andare avanti, di risolvere i problemi e di lavorare per fare il bene del calcio”. Poi riguardo alle feroci critiche alla quali è stato sottoposto: “Sono il presidente di tutti, anche di quelle associazioni che sono contro di me. Le critiche non mi condizionano, ma se si trasformano in attacchi personali, allora sì, mi condizionano e mi turbano”. Chiaro il riferimento alla Uefa e a Platini, un cenno fatto anche durante un’intervista a una tv svizzera in mattinata: “Da parte dell'Uefa e del suo presidente c'è stata una vera e propria campagna d'odio. Io perdono tutti, ma non dimentico. Fine dei rapporti con Platini? No con lui e l’Uefa bisogna avere rapporti”. Poi di fronte ai giornalisti in conferenza stampa: “Perché non ha dato le dimissioni o mi sono fatto da parte dopo lo scandalo? E’ facile rispondere: come avete visto dai 133 voti a mio favore e dal risultato del congresso, i delegati di tutto il mondo pensano che io sia ancora la persona giusta per risolvere i problemi”. Ancora sulla Uefa: “Chi è parte dell’organizzazione deve aiutarla. L’Uefa ha i club migliori al mondo ed è forte. Devono aiutare la Fifa ed essere responsabili. Noi abbiamo bisogno della Uefa e la Uefa ha bisogno della Fifa: l’ho detto stamani a Platini e il fatto che non ci saranno variazioni del numero dei posti per ogni continente ai prossimi Mondiali è importante. Chi è parte del comitato esecutivo e non viene alla riunione, senza dare una giustificazione (il vice presidente inglese David Gill che ha annunciato le dimissioni, ndr) non è responsabile”.

NO TANGENTI E L’ARRESTO… - Blatter ha poi negato che fosse lui l’alto dirigente della Fifa destinatario di una “bustarella” da 10 milioni di dollari dopo l’assegnazione degli ultimi Mondiali. Ne ha parlato Warner: “Non posso commentare certe affermazioni perché c’è un’indagine in corso e deve fare il suo corso, ma non quella “bustarella” non è arrivata a me. Io non ho 10 milioni”. L’inchiesta però è ancora all’inizio e molte sorprese potrebbero arrivare: “L’Fbi sta facendo le sue indagini e ha tutti i diritti di farlo. Io non sono preoccupato per me stesso. Io arrestato? E per cosa?”. Finito? No, Blatter è andato avanti nella sua difesa a spada tratta: “Non mi sento responsabile di questa cultura di corruzione della Fifa che qualcuno ha tirato fuori perché si è trattato di azioni dei singoli non dell’azione di un gruppo di persone, come per esempio il comitato esecutivo. Nel corso degli anni sono stati espulsi o hanno rassegnato le dimissioni diversi individui coinvolti in episodi poco chiari. I membri del comitato esecutivo sono eletti dalle varie confederazioni e dovrebbero essere loro a sorvegliare, a verificarne le qualità morali, non il presidente. In futuro bisognerà mettere una barriera perché certi episodi (di corruzione, ndr) non si verifichino più”.

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