Brusca accelerazione nella trattativa tra Pescara e Sampdoria per il trasferimento in Abruzzo del centrale difensivo Bartosz Salamon (24). Già leader della difesa biancazzurra nella passata stagione con Marco Baroni prima e con Massimo Oddo nel finale di campionato poi, arrivando a sfiorare la Serie A nella doppia e sfortunatissima sfida in finale contro il Bologna, il gigante polacco ha preferito rompere gli indugi, declinando vantaggiose offerte all'estero, importante quella dei turchi del Trabzonspor. Ma anche dicendo no alle pressioni del Cesena di Rino Foschi. Nato centrale di centrocampo, ruolo in cui lo fece giocare Zeman a Foggia nella stagione del suo ritorno in Capitanata (2010-2011), il nazionale polacco deve le sue fortune a una non scontata intuizione di Alessandro Calori che lo inventò difensore centrale a Brescia valorizzandone la fisicità e l'ottima visione di gioco. Non è l'unico talento in debito, per la verità, con il tecnico aretino, straordinario talent scout: sono tutte sue le valorizzazioni di calciatori importanti come Stephan El Shaarawy, il napoletano Omar El Kaddouri, sino a Luca Caldirola (il cui cartellino è attualmente del Werder Brema), all'anglo-libanese Ahmad Benali (trasferitosi di recente al Palermo) e al brasiliano Jonathas, oggi alla Real Sociedad, il club spagnolo che a fine luglio gli ha assicurato un contratto quinquennale.