MILANO - In conferenza stampa Roberto Mancini ha tenuto la stessa linea avuta di fronte alle tv: partita nata male e troppi regali a una formazione esperta come la Fiorentina, ma ha sottolineato anche che il rigore per i viola non c'era, sposando la tesi di Handanovic.

Mancini, prima o poi doveva capitare una sconfitta, ma così non è troppo?
Meglio così, 4 gol in un colpo solo e via, come diceva Boskov. La gara è nata male ed è andata avanti peggio. La Fiorentina gioca bene e contro di loro in inferiorità numero è difficile per tutti.

Cosa cambia questa sconfitta?
Non pensavo di vincerle tutte e quindi non cambia niente. E’ stata una partita nata male: abbiamo regalato il primo e il secondo gol, poi c’è stata l’espulsione di Miranda. In dieci, con la Fiorentina che giocava bene, andare a prendere la palla era difficile.

Handanovic ha detto che non c’era il rigore iniziale. Lei che pensa?
Anche a me non sembrava ci fosse, ma ormai è stato dato e quindi non possiamo far niente.

Perché ha scelto di iniziare con la difesa a tre?
Ci siamo messi così perché avevamo fatto bene contro il Verona e perché volevamo creare delle difficoltà alla Fiorentina con uno schieramento che poteva cambiare a seconda delle fasi del match, ma la partita si è messa in un certo modo e tutto è stato complicato.

Quanto ha inciso di forfait di Jovetic?
Ci è dispiaciuto per lui perché è un giocatore importante per noi, ma nello scacchiere tattico non è cambiato niente perché Palacio è esperto e bravo. Non credo che Jovetic possa essere recupero per la partita contro la Sampdoria. Lo rivedremo dopo la sosta.

Teme che adesso possa esserci un contraccolpo a livello psicologico?
Questa sconfitta non cambia assolutamente niente: dobbiamo continuare a lavorare molto e dovevamo lavorare anche dopo le prime 5 partite tutte vinte.

Dopo il 2-0 si aspettava una reazione più convinta?
Il contraccolpo psicologico per aver preso due gol in così poco tempo ci può stare. Se non avessimo subito il terzo e l’espulsione, magari… Forse stasera abbiamo pagato un po’ di stanchezza.