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Sì, Dybala è come Tevez. Dà i 3 punti alla Juve

Nella prima stagione alla Juve, Carlitos aveva segnato gli stessi gol (7) e fatto gli stessi assist (3) dell'ex palermitano che ha portato la Juve al successo all'Olimpico contro la Lazio

ROMA - Palla alla Lazio, punti alla Juve. Quinta vittoria consecutiva per i campioni d’Italia che non perdono contro i biancocelesti dal dicembre 2003: da allora, 16 successi bianconeri e 6 pareggi. E per rendere più chiaro il dato di supremazia juventina sui laziali vale la pena ricordar pure che la Lazio ha perso 6 degli ultimi 7 incontri all’Olimpico con la Juventus in Serie A (in mezzo c’è un pareggio).


   La Juve continua la sua corsa, dopo la vittoria sulla Lazio ha agganciato anche la Roma al 4° posto. Può contare su un giocatore che continua a entusiasmare, Paulo Dybala. E’ stato lui a propiziare l’autorete di Gentiletti e a segnare lo splendido secondo gol. Lo spettacolo della Juve è in questo ragazzino svelto, scaltro e dotato di classe. Il resto è solidità, è compattezza, è una fase difensiva di nuovo impeccabile: per la settima volta la Juventus non subisce tiri nello specchio nel primo tempo, solo il Napoli (nove) ha fatto meglio. Dybala ha preso parte attiva a 11 gol in questo campionato (7 reti, 3 assist e ci va messo pure il cross dell’autorete qui all’Olimpico): nella scorsa stagione, a Palermo, dopo 15 giornate era arrivato a 11 con 7 reti e 4 assist. Ma forse il paragone più entusiasmante è quello con la prima stagione bianconera di Carlitos Tevez che alla 15a giornata aveva segnato 7 gol e realizzato 3 assist, proprio come Dybala fino a questo momento.
   Ai campioni d’Italia è bastato poco per battere una Lazio in crisi e non certo fortunata: non era entrata male in partita, ma l’autorete di Gentiletti, dopo 7', l’ha messa in ginocchio. La squadra di Pioli ha fatto un solo punto nelle ultime 6 giornate e contro la Juventus è arrivata al tiro in porta solo dopo 70 minuti (parata di Buffon su conclusione centrale di Milinkovic). La Lazio ha una difesa assurda, non a caso è la seconda peggior difesa di tutto il campionato, peggio ha fatto solo quella del Carpi. Contro la Juve è mancata la reazione, è mancato lo spirito. Anche quando, nel secondo tempo, i bianconeri hanno lasciato la palla ai biancocelesti (al 90' il possesso palla della Lazio ha raggiunto il 63,1 per cento), la squadra di Pioli non ha mai fatto paura a Buffon. Malissimo Mauricio, male Gentiletti, Milinkovic, Klose e tutt’e quattro gli esterni schierati da Pioli, nella Lazio non si è salvato nessuno. Nella Juventus, dopo lo splendido Dybala, un grande Alex Sandro, dominatore della fascia sinistra, e la difesa al completo.

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