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Marotta: «Inter favorita per lo scudetto»

LaPresse

Il dirigente bianconero ha fatto i complimenti alla squadra per la sette vittorie di fila e ha messo pressione sui nerazzurri.

MILANO - Giuseppe Marotta ha celebrato l’ottimo momento di una Juventus reduce da 7 vittorie consecutive in campionato intervenendo alla trasmissione radiofonica “Radio anch’io lo sport”. Nella sua intervista ha parlato di scudetto, incoronando l’Inter come rivale numero uno, ma anche di molto altro.

SEGRETO - “Siamo ripartiti - ha spiegato il dirigente bianconero - perché abbiamo avuto pazienza e la consapevolezza di avere un allenatore pratico, professionale che aveva dimostrato l'anno precedente grande bravura. Il calcio brucia tutto con velocità ed è normale che di fronte alle difficoltà le critiche siano negative e che non venga riconosciuto il campionato fatto lo scorso anno. Noi sapevamo che dovevamo far fronte a difficoltà, ma ci siamo chiusi a riccio, abbiamo supportato l’allenatore e giocatori e siamo risaliti. Cosa è successo dopo il ko con il Sassuolo ? La società è stata brava a non perdere la calma dopo i tanti infortuni dovuti a una preparazione condizionata dagli impegni con le nazionali.  In più ci sono stati tanti arrivi di giocatori da diverse realtà che dovevano ambientarsi. I vertici della società hanno avuto una valutazione oggettiva che va al di là del risultato e abbiamo avuto ragione noi a continuare a credere nel nostro tecnico e nel nostro gruppo”.

PROTAGONISTI - Per i singoli molti complimenti: “Mandzukic? Era il profilo del giocatore che cercavamo, che poteva coesistere con Morata e Dybala, uno capace di segnare gol anche di fisico. All'inizio doveva ambientarsi e superare anche un fastidio al gomito. Nella storia della Juventus tanti stranieri, tra i quali anche Platini, hanno fatto prestazioni non negative, ma comunque non esaltanti all’inizio. Morata è giovane e aveva bisogno di una crescita perché i giovani alternano alti e bassi umorali in base al rendimento e spetta alla società e all'allenatore farlo crescere. In un anno e mezzo ha fatto molto bene, ha segnato con regolarità anche in Champions. Ora attraversa un periodo un po’ così, ma lo supererà. Dybala? È un ragazzo del 1993 arrivato da Palermo dove ci sono pressioni e allenamenti diversi. Stava all'allenatore farlo crescere e fargli capire cosa è la Juventus, in Italia e all'estero. Allegri lo ha fatto bene. Dybala lo abbiamo preso non tanto per avere risultati nel presente, ma nel futuro dove lui e Zaza ci daranno tanto. Tanti italiani nella Juve? Io sono per il made in Italy perché l'Italia dal punto di vista dei calciatori e degli allenatori non deve imparare niente.  E ci vorrebbero le seconde squadre per far crescere i ragazzi: siamo un'unica nazione che non ha le seconde squadre.

INTER FAVORITA - Marotta ha infine risposto a Mancini che vede la Juventus favorita per lo scudetto: “Mancini sì nasconde perché è furbo e io invece dico che l'Inter è la favorita grazie a un allenatori che ha assemblato bene una squadra cinica, che raccoglie con merito e che bada alla sostanza e non alla bellezza del gioco perché ha fatto meno gol, ma ne ha subiti anche pochi. L’Inter è la squadra da battere. Allegri? Ha dimostrato qualità e professionalità. Siamo contenti di lui e, anche se da ogni parte si legge del mercato dei nostri tecnici, noi abbiamo fiducia in lui. Chi arriverà a gennaio? In difesa siamo a posto così, magari qualcosa a centrocampo…”.

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