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Milan, crisi senza fine: l'ombra di Brocchi su Mihajlovic

LaPresse/Spada

I rossoneri partono con il piede sbagliato nel 2016. I tifosi spazientiti prendono di mira Montolivo, Cerci ed Honda.

MILANO- Roberto Donadoni ha vinto tutto con la maglia del Milan. L’ex calciatore del Diavolo, ieri con il suo Bologna, ha fatto davvero un brutto scherzo alla sua ex squadra. I rossoblù hanno sbancato il Meazza, se la sono giocata a viso aperto e alla fine hanno affondato il colpo con Giaccherini che ha condannato il Milan all’ennesima debacle in campionato. Ora per Mihajlovic si fa davvero dura e la sfida contro la Roma di sabato sera all’Olimpico sarà decisiva per il suo futuro sulla panchina rossonera. Se dovesse saltare è pronto il tecnico della Primavera Brocchi che sarebbe coadiuvato da Mauro Tassotti.

I TIFOSI NON NE POSSONO PIU’- Già prima del gol di Giaccherini, arrivato all’83, il pubblico aveva manifestato tutto il suo dissenso nei confronti della squadra prendendo come bersaglio Keisuke Honda, sostituito al 65’ da Alessio Cerci, anch’esso subissato dai fischi da parte dei supporters rossoneri. Il giapponese nel corso di questi mesi si è mostrato molto critico nei confronti della società, ma il suo rendimento in campo non è mai stato all’altezza. Cerci, ieri, ha sbagliato di tutto vincendo la palma del peggiore in campo: il suo addio al Milan è solo questione di giorni. Infine, anche il capitano Riccardo Montolivo è stato sostituito e preso come bersaglio dai tifosi del Milan che nei giorni scorsi ironizzavano sul web sull’imminente rinnovo di contratto fino al 2019 da parte dell’ex giocatore della Fiorentina.

UNA CRISI SENZA FINE- Sono tanti i problemi di questo Milan, difficilmente risolvibili in breve tempo: la difesa subisce troppo e non è concentrata per tutti i 90’, il centrocampo non fa un filtro adeguato e non riesce a supportare il gioco delle punte che a loro volta sono imprecise sotto porta. Ieri contro il Bologna, soprattutto nel primo tempo, i rossoneri hanno avuto diverse opportunità per bucare Mirante, ma la troppa fretta non ha permesso agli uomini di Mihajlovic di indirizzare la partita sui binari sperati. L’arrivo di Boateng, unito al rientro in campo di Balotelli e si spera al più presto anche di Jeremy Menez potranno dare una mano a questo Milan a rialzarsi il più presto possibile. Che ci sia ancora il serbo in panchina non è dato sapersi e tutto dipenderà dalla sfida contro la Roma: in caso di sconfitta, sicuramente, Berlusconi darà mandato a Galliani di procedere con l’esonero e si aprirà il nuovo ciclo formato dai “traghettatori” Brocchi-Tassotti.

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