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Calcio e fatture, Tavecchio: «Non difendiamo i mariuoli». Calciatori in procura

ANSA

Il presidente della Figc commenta gli sviluppi dell'operazione "Fuorigioco": «Il calcio versa un miliardo e 40 milioni in tasse». Giocatori ascoltati come testimoni

TORINO - La linea di Carlo Tavecchio sull'operazione "Fuorigioco" è chiara: fiducia «totale» nella magistratura, ma «il calcio versa un miliardo e 40 milioni di euro in tasse, il nostro interesse non è difendere i mariuoli ma le persone per bene». All'indomani dell'esplosione dell'inchiesta di Napoli che vede 64 indagati tra dirigenti, calciatori e agenti per reati fiscali di evasione e falsa fatturazione. Chiaro il messaggio: a fronte di poco più di 700mila euro di presunta evasione delle società, c'è un contributo di oltre un miliardo che fa del calcio uno dei maggiori contribuenti del Paese.

NO A ZAMPARINI - Oggi il numero 1 di via Allegri ne ha parlato con le componenti (assente ancora l'Aic) e la conclusione è che «ci sono indagati e spero chiariscano la loro posizione e in caso di sentenze definitive si giudicherà», chiarisce Tavecchio, ricordando l'azione di pulizia della sua governance da faccendieri come l'ex presidente del Parma Giampietro Manenti e a contrasto del melmoso mondo degli agenti: «La Figc non considera i rapporti con i procuratori come un fatto di tesserati, ma sono professionisti esterni all'ordinamento». Quanto alle responsabilità sportive dei tesserati, ci penserà l'eventuale inchiesta della giustizia sportiva a fare il suo corso. Un calcio unito nel difendersi dagli attacchi esterni, meno entusiasta della proposta shock che Zamparini ha annunciato voler avanzare alla prossima assemblea di Lega di A: «Sospendere il campionato? Il calcio italiano non ha bisogno di queste teatralità», ha tagliato corto il presidente federale.

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GIOCATORI IN PROCURA - Intanto prosegue l'indagine dei magistrati di Napoli. Alcuni calciatori, dei quali non sono noti i nomi, sono stati ascoltati in procura nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte evasioni fiscali collegate ad operazioni di calciomercato. Secondo quanto trapelato ai calciatori sarebbero state poste domande sui contratti e sui rapporti tra procuratori e società di calcio. I testimoni sono stati convocati in procura dopo l'esecuzione dei sequestri e le notifiche dell'avviso di conclusione delle indagini nei confronti di 64 indagati.

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