MILANO - Doveva essere una giornata di festa e di ricordo di Yara Gambirasio e invece adesso è tutto in dubbio. D'accordo con il presidente del Coni Malagò e con la famiglia della tredicenne di Brembate uccisa nel novembre 2010, l’Atalanta e i suoi tifosi hanno organizzato per il match di domani contro il Chievo una serie di iniziative per ricordare Yara e per aiutare la fondazione creata in sua memoria, "La Passione di Yara". Non ci sono dubbi sul fatto che i ragazzi che scenderanno in campo insieme alle due formazioni prima del fischio d'inizio indosseranno una maglietta con il logo dell'associazione, mentre è in forse la coreografia organizzata dalla Curva Nord che adesso sarà parzialmente chiusa: potranno entrarci solo i 4.000 abbonati, ma quasi la metà del settore rimarrà deserto perché è stata vietata la vendita dei biglietti. Il provvedimento è stato notificato ieri ed è stato preso dall'Osservatorio che ha giudicato il match ad alto profilo di rischio.

RABBIA - Inutile dire che la decisione ha sconcertato la famiglia Gambirasio anche perché la curva dell'Atalanta, in passato del mirino per scontri con "rivali" e per le diffide ricevute, si era anche distinta per il suo impegno nel sociale e in particolare per l'aiuto economico all'associazione di Yara. Adesso la coreografia è a rischio, come l'intera giornata di celebrazioni. Perplessità anche nella società bergamasca visto che l'evento, organizzato su input del Coni, adesso rischia di essere rovinato.