ROMA - Potrebbero costare caro a Virginia Casalicchio quegli shorts con cui ha fatto il giro del web. La 27enne arbitro Figc della sezione di Orvieto, iscritta all'Aia dal 2007, complice anche il gran caldo, aveva diretto domenica la sfida Orvietana-Pontevecchio con canotta e pantaloni aderenti: una mise diventata subito virale sui social. Ora il caso si fa serio. «Non ci sono dubbi sul regolamento che impone a un arbitro iscritto all'Aia di non poter arbitrare senza la nostra autorizzazione - sottolinea il presidente del Comitato Regionale Arbitri umbro, Luca Fiorucci -. Una volta ottenuta l'autorizzazione poi è obbligatorio scendere in campo in divisa. A fronte di quanto accaduto domenica a Orvieto, siamo stati costretti a fare una segnalazione alla Procura Arbitrale che prenderà le sue decisioni».

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RISCHIO SQUALIFICA - Per Virginia, potrebbe quindi arrivare una sanzione legata sia al fatto di aver arbitrato senza autorizzazione sia per averlo fatto con un abbigliamento non consono a quello del direttore di gara.

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