Se ripensa alle sue... cassanate quali vorrebbe non aver fatto?
«La più terribile è stata quella con il presidente della Sampdoria, Garrone. Se potessi pagherei tanti soldi per eliminarla perché tra noi c’era un rapporto di grande amore. Da padre a figlio. Come spesso è successo, quella volta ho sbagliato io».
Quali altre ricorda?
«Quelle al Real Madrid. Era l’epoca dei Galacticos e io avevo 6 anni e mezzo di contratto, ma ci sono rimasto solo 18 mesi perché sono finito fuori rosa e ogni venerdì prendevo un volo privato per tornare a Roma: mangiavo come un cane e non dormivo la notte. Facevo una vita di m...».
Alla Roma qual è stata la cassanata più terribile?
«Sono arrivato a 18-19 anni in una grande metropoli e ne combinavo una al giorno. Bisognerebbe scrivere 3 libri per riassumerle tutte... Capello l’ho fatto impazzire e mi dispiace: il 99% delle volte quando si arrabbiava con me aveva ragione».
Al Milan cosa ha combinato?
«Ho sbagliato a discutere con Galliani prima della Supercoppa in Cina. Lui aveva detto che mi voleva rinnovare il contratto, ma non lo faceva, così quel giorno persi la pazienza e sbottai».
All’Inter?
«La lite con Stramaccioni».
“Strama” ha detto che spera di incontrarla e di chiarire.
«Non ho nessun tipo di problema con lui. Se ci sarà l’occasione di fare due chiacchiere e di darsi una pacca sulle spalle, volentieri».
A Parma cosa ha combinato?
«Niente perché avevo i miei amici Mirco Levati (ex responsabile delle relazioni esterne del club, ndr) e Francesco Palmieri (ex responsabile del settore giovanile gialloblù, ndr) che erano sempre lì e tamponavano i problemi. Parma la amo follemente»
E poi c’è stata l’ultima cassanata, nel dopo derby del 2016.
«Potevo evitare anche quella. Con Romei adesso ci parliamo e abbiamo chiarito».