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Ranieri esclusivo: «La Nazionale? Sarei orgoglioso»

Dall'Italia alla Roma passando per il Leicester, l'allenatore del Nantes si racconta. Ecco l'intervista completa rilasciata al corrieredellosport.it

ROMA NEL CUORE - Il suo cuore batte ancora giallorosso. «La Roma sta facendo un gran lavoro, con un allenatore bravo come Di Francesco che riesce a farsi seguire dai suoi giocatori. In attacco spero che Ünder continui così, perché avere soltanto Dzeko e qualche volta Perotti, può essere riduttivo. Il problema della Roma sta nel trovare il gol. Hanno una grande intensità, però poi ci sono momenti in cui non riescono a concretizzare, perdendo così punti preziosi. Il cammino, però, è buono; purtroppo in Italia si vuole tutto e subito. In Inghilterra hanno un detto “Roma non è stata costruita in una notta", mentre noi romani vorremmo che in una notte si facesse tutto. Bisogna dare tempo a Monchi e Di Francesco, poi i frutti arriveranno». Nella capitale la vittoria manca da tempo e uno dei motivi sta nel «mantenere l'equilibro della squadra – spiega il mister -. I calciatori, in una piazza come Roma, possono essere troppo trasportati dall'euforia o dall'abbattimento dei tifosi». Lui ci è andato vicino e quando gli si ricorda della partita all'Olimpico contro la Sampdoria, si ferma un attimo e dichiara con fermezza: «Beh, noi abbiamo perso punti preziosi con il Livorno senza dimenticare il risultato decisivo per la nostra corsa al titolo della sfida tra Inter e Lazio». Alla domanda secca "ma tornerebbe a Roma?” pronta è la risposta: «Mai dire mai... chissà!». L'attenzione si sposta su alcuni top player della squadra di Di Francesco. «Nainggolan? Mi piacciono tutti i giocatori che hanno grande personalità e voglia di lottare. Mi sarebbe piaciuto allenarlo, perché ovviamente Radja rientra in questa categoria». Uno dei campioni stava sul punto di lasciare la Capitale per raggiungere Conte al Chelsea. Stiamo parlando di Dzeko. «Se fosse andato via non so cosa sarebbe successo; con i se e con i ma non si fa il calcio. Certamente penso che Schick sia un ottimo giocatore, però è sempre meglio avere in squadra uno come Dzeko che i gol te li farà, dando così tempo a Patrik di migliorare e maturare». E poi Ranieri vuole chiudere con un pensiero rivolto al capitano: «Come tutti i campioni, Francesco Totti, ha fatto la storia della Roma. E’ stato un punto di riferimento per tanti anni, ma ora tutti i calciatori si prendono le proprie responsabilità; prima, magari, ricadeva tutto su di lui ma la sua forza caratteriale è stata proprio quella di saper reggere questa grande pressione. Ora lavora fuori dal campo e sarà un altro bel capitolo della sua vita in giallorosso». Adesso è tempo di tornare in campo. Domenica c'è il Nizza di Balotelli, una nuova sfida che per il Nantes vale un posto in Europa. “E' la notte dei miracoli, fate attenzione...”.

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