29 DICEMBRE
Tutti insieme con la faccia di Koulibaly
Non siamo soltanto uguali, il che è piuttosto ovvio. Siamo lui. Lo siamo tutti. Chi insulta lui insulta noi e insulta qualsiasi altro essere umano, compreso se stesso. Kalidou Koulibaly, difensore centrale del Napoli, il 26 dicembre a Milano durante la gara contro l’Inter viene investito da una pioggia di ululati. Ogni volta che si avvicina al pallone. E’ razzismo, è solo fobia per l’avversario, è un disperato piano zeta per fermarlo? Che differenza volete faccia? Tre giorni dopo al San Paolo i cartoncini con la foto del giocatore diventano la faccia di tanta gente. E i cori, gli stendardi, gli striscioni, sono in massima parte dedicati a Koulibaly. Che non gioca perché è squalificato. Eppure c’è, perché tutti quelli che sono lì a guardare si sentono come lui e si sentono bene.
Corriere dello Sport
Rendi la tua esperienza speciale