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Non solo Sala, tutte le tragedie aeree nello sport

Lo schianto di Superga in cui morì il Grande Torino, il disastro di Monaco del 1958, i nuotatori azzurri a Brema nel 1966, lo Zambia, la Chapecoense: quanti atleti uccisi in volo

LA TRAGEDIA DELLO ZAMBIA - A una settimana dal 44mo anniversario del disastro di Superga, il 27 aprile del 1993, lo Zambia piange la sua nazionale. L'aereo militare su cui viaggia la squadra diretta in Senegal per una partita di qualificazione ai Mondiali, fa scalo in Gabon e precipita subito dopo il decollo dall'aereoporto di Libreville. Muoiono tutti i 25 passeggeri e i 5 membri dell'equipaggio: molti dei calciatori a bordo dell'aereo avevano battuto l'Italia alle Olimpiadi del 1988.

LA CHAPECOENSE - Il 28 novembre 2016 il mondo del calcio si commuove quando il charter che trasporta la squadra brasiliana della Chapecoense precipita sulle Ande vicino a Medellin, in Colombia, per mancanza di carburante. Settantuno le vittime, compresi 19 calciatori. Sopravvivono in tre dei componenti della squadra diretta in Colombia per affrontare la gara d'andata della finale di Coppa Sudamericana contro l'Atletico Nacional. 

ADDIO AL PRESIDENTE DEL LEICESTER - Meno di due anni dopo, il 27 ottobre 2018, il presidente del Leicester City, il miliardario tailandese Vichai Srivaddhanaprabha che aveva condotto la squadra allo storico titolo in Premier League nel 2016 con Claudio Ranieri in panchina, muore quando il suo elicottero decollato pochi minuti prima dal King Power Stadium si schianta.  Ma non c'è solo il mondo del calcio a piangere gli eroi scomparsi in volo.

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