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Il ritorno di Bucchi tra Brescia e Palermo

FOTO MOSCA
La vittoria nel derby rilancia le ambizioni del Benevento, mentre Stellone si tiene sulla scia di Corini e prepara lo scontro diretto dell'anticipo di venerdì. Stasera intanto Liverani chiede strada a Zenga in un Venezia-Lecce a sorpresa.

ASPETTANDO LA PRIMAVERA - Il postulato è da sempre semplicissimo e non c’è format che tenga: non esiste campionato che si vinca in inverno. Per constatare chi spiccherà il volo in A bisognerà inevitabilmente aspettare la primavera inoltrata e non togliere lo sguardo dalla classifica che continuerà a riservare sorprese. Ma intanto febbraio qualcosa sta già raccontando. E così, anche il lanciatissimo Brescia dovrà comunque interfacciarsi con un Palermo (venerdì in programma il primo regolamento di conti al Barbera) che in molti già davano per spacciato dopo la stentata ripartenza nel girone di ritorno e l’esplosione di una tormentata situazione societaria che ha definitivamente tolto di scena anche gli inglesi. Le speranze sono ora in un facoltoso fondo americano che sarebbe interessato a fare calcio in una delle città più belle e passionali d’Italia. Il nuovo progetto palermitano passa, neanche a dirlo, dalla riconquista della A. Un obiettivo destinato, tuttavia, a non restare un’esclusiva di Corini e Stellone. 

NUOVE PROPOSTE AVANZANO - Infatti, nuove proposte avanzano. La vittoria nel derby contro una Salernitana che continua a non credere nei suoi mezzi, rilancia le ambizioni del Benevento di Bucchi. Migliorabile, certamente, sotto il profilo del gioco, la compagine sannita cresce in personalità confortata da una serie positiva salita a 7 turni (4 vittorie e 3 pari) che conferma una regola del calcio: vincere aiuta a vincere. E così, dopo il ko interno col Verona del 9 dicembre, solo Corini, imbattuto da 10 giornate, lo Spezia di Marino da 9 e il sorprendente Livorno di Breda, da 8 turni in serie sì, hanno fatto meglio della Strega, seguita all’Arechi da quasi duemila tifosi festanti al cospetto degli ammutoliti sostenitori granata. Piccole soddisfazioni che hanno, tuttavia, un valore enorme. A 6 lunghezze dal vertice, ma avendo già riposato, i giallorossi potrebbero trarre benefici anche dallo scontro diretto della prossima giornata tra le due antagoniste in vetta.

LE AMBIZIONI DI ZENGA - Intanto, il pari del Pescara a Foggia in un palpitante testacoda ha mantenuto a debita distanza Pillon che si tiene il punto graziato da Iemmello e dalla fortuna che non assiste i pugliesi (13º legno stagionale). Incapace di vincere contro il Crotone, anzi rischiando addirittura di perdere, non svolta neppure il Verona, mentre a salire è ancora lo Spezia che approfitta del momento di appagamento del Cittadella e si candida, per ora, ai play off. Questa sera tocca al Lecce che torna in campo a 10 giorni dall’infortunio spaventoso di Scavone. A Venezia un test vero contro Zenga che non ne vuol sapere di uscire di scena e rassegnarsi a un’anonima salvezza, obiettivo, evidentemente, non contemplato nel personaggio, abituato ai record indelebili con il Trap in una Inter di cui si sono perse le tracce. Meno che in lui, ma Liverani lo sa!

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