Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Gli stipendi del Palermo, Bucchi e la dura lotta per la A

LAPRESSE
Il pari strappato dal Brescia al Barbera rianima gli inseguitori. Il Benevento avanza e il Lecce non molla. E la variabile Palermo può rendere ancora più incerta la bagarre per la promozione diretta.

LE AMBIZIONI DI BUCCHI - La lunga rincorsa alla promozione in A si arricchisce di un nuovo protagonista ostinato a durare e a dire la sua come da progetto. Perfettibile attraverso miglioramenti sotto il profilo del gioco non della concretezza che è già una virtù evidente della squadra di Bucchi, il Benevento, infatti, centra la terza vittoria di fila spinto dai 10 mila del “Vigorito” e da Carmelo Imbriani che da lassù continua a essere il capitano indimenticabile. Complice il pareggio nello scontro al vertice tra Palermo e Brescia con l’ennesimo finale fatale alla formazione rosanero per un’indecisione dell’ex giallorosso Brignoli, Coda e compagni piazzano il fiato sul collo dei siciliani attesi dalla partita più difficile lontano dal campo di gioco.

GLI STIPENDI DEL PALERMO - Scadono, infatti, domani i termini per pagare gli stipendi e le indiscrezioni al riguardo lasciano ancora dubbi e, soprattutto, la strada aperta a possibili penalizzazioni. I balletti in merito sono stati continui nelle ultime ore, logiche conseguenze del fallimentare tentativo di traghettare la proprietà in altre mani e dell’abortita gestione inglese mai decollata dopo tre mesi di inutili perdite di tempo. Tocca a Foschi non vanificare il lavoro di Stellone che è riuscito a ricompattare squadra e ambiente e a mettere in difficoltà la capolista Brescia, orfana, però, di Donnarumma in un Barbera affollato da 20 mila tifosi. Fatto sta che il successo dei sanniti, su un Cittadella sempre organizzatissimo e frenato solo da una prodezza di Montipò oltre il novantesimo, ha reso contendibile anche i due posti per la promozione diretta. Una volata a cui resta iscritto ovviamente il Lecce che oggi incrocia in casa il Livorno di Breda nel più classico dei testacoda che può isolare i salentini al 4º posto in attesa del Pescara di scena domani sera a Crotone.

L'ESAME DI GROSSO - Archiviato il travolgente successo della Salernitana ad Ascoli e constatata la “schizofrenia” di un campionato in cui è vietato abbassare la guardia, c’è da attendere l’esito di altri incroci pericolosi che aggiungeranno nuove argomentazioni a un torneo che non smette di stupire. Chissà, per esempio, come finirà la sfida tra il lanciatissimo Spezia di Marino e il Verona di Grosso. L’ex difensore mondiale l’ha scampata bella in settimana con Cosmi già alle porte. Ma un risultato positivo in Liguria potrebbe resettare tutto e rilanciare le ambizioni dell’Hellas. Si è già rilanciato il Perugia di Nesta che ha griffato un blitz in piena regola con l’ex Melchiorri facendo urlare Castori che recrimina per due rigori. Ma la questione arbitrale è un’altra storia tutta da chiarire il più in fretta possibile. Perché una B così incerta e avvincente merita il massimo sempre!

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi