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De Rossi e quella frase di Salvio: "Al Boca è arrivato il macellaio"

Subito una partitella con i nuovi compagni e un duro contrasto con il neo acquisto proveniente dal Benfica, tra le risate di Tevez & C. «È arrivato il macellaio dall’Italia!»

A Buenos Aires la camiseta è una seconda pelle che dice tutto di chi la porta, ancor prima del passaporto. Appena arrivato alla Boca, Daniele De Rossi, che di maglia ha sempre vestito solo quella giallorossa - fatto che su queste sponde vale da solo il rispetto di uno stadio intero - ha chiesto niente di meno che 100 casacche azuloro da spedire a Roma. Non 10 o 20, ma 100, tanto così per iniziare. É l’ennesimo aneddoto del primo lunghissimo De Rossi Day nel futbol argentino, cominciato con l’arrivo all’aeroporto di Ezeiza e battezzato da una bolgia che forse oggi gli sembrerà già più normale, dato che ovunque va lo accompagnano i canti ritmati da quell’agitare in aria le mani tipico degli hinchas rioplatensi. «Era quello che mi aspettavo» sorride Daniele con sguardo canaglia all’autista che gli chiede se il primo impatto è stato forse un po’ troppo intenso. Tappa in albergo, visite mediche e poi dritto al quartiere più rustico della capitale, dove uscire dal prevedibile seminato turistico vuol dire andarsela un po’ a cercare. I paragoni tra Italia e Argentina, le nostalgie sulla rotta Buenos Aires-Napoli-Roma adesso si sprecano, grazie a colui che nel Museo del Boca ha naturalmente la sua statua, oggetto di religiosa devozione: da sempre, per contenere tutti coloro che dicono di aver visto giocare Maradona dal vivo, non basterebbero 10 stadi. «Ci vediamo presto. La camiseta del Boca è come San Gennaro che scioglie il sangue» il messaggio audio in italo-spagnolo (un po’ claudicante) inviato da Diego. [...]

De Rossi e quella frase di Salvio

De Rossi conosce così i compagni, tornati dal trasferta di Coppa Libertadores in Brasile, e scende sul green di Casa Amarilla per trottare e calciare il pallone. Scherzi, battute e uno scontro con Eduardo Salvio, fresco di trasferimento dal Benfica. I due finiscono a terra, gli altri se la ridono: «Eccolo, è arrivato el tano carnicero, l’italiano macellaio».

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