Una rivoluzione. Il «libretto rosso», non di Mao Tse-Tung ma degli arbitri di tutto il mondo, è di 11 pagine, edite dall’Ifab, l’International Board che sovrintende a tutte le mutazioni, climatiche e non, delle regole del calcio. Undici pagine che, in Italia (la famigerata Circolare numero uno), diventano 21, con spiegazioni, testi a fronte per sottolineare il cambiamento, la ratio del perché prima - ed è solo un esempio - si usciva dal centro del campo e da domani (anzi, già da un paio di mesi) lo si dovrà fare dal punto più vicino a dove ci si trova. L’ennesimo restyling, poco tempo dopo quello più corposo di un paio di anni fa e soprattutto dopo l’introduzione in pianta stabile del VAR, il Video Assistant Referee, che è entrato prepotentemente anche in questa ristesura delle 17 regole.