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Balotelli: "Sono italiano e dovrei tornare in Nazionale"

L'attaccante del Brescia torna a parla dei "buu" razzisti, di cui è stato vittima al Bentegodi nella partita contro il Verona: "'I pochi, perché ripeto sono sempre pochi gli scemi ma ci sono, che lo hanno fatto sono delle teste di c...."

MILANO - ''Non dico che sono diverso dagli altri giocatori a cui hanno fatto gli stessi cori, gli stessi ululati ma il problema è che io sono italiano, dovrei tornare in Nazionale'': lo dice Mario Balotelli in un estratto dell'intervista rilasciata a Le Iene e in onda questa sera. ''I pochi, perché ripeto sono sempre pochi gli scemi - aggiunge Balotelli - ma ci sono, che lo hanno fatto sono delle teste di c.... A sfondo razzista non ci sta, non c'è mai stato e mai ci starà'' .

"Non ho accusato il Verona"

''Non è bello ma non ho accusato il Verona, non ho accusato la Curva del Verona. Ho accusato pochi scemi che lo hanno fatto e li ho sentiti. Ho accusato quei coglioni e basta. Di sicuro non erano due o tre perché li ho sentiti dal campo'': lo dice Mario Balotelli in un estratto dell'intervista a Le Iene e in onda questa sera. ''Dico la verità: lo stadio del Verona e i tifosi del Verona - aggiunge - mi stanno anche simpatici con i loro sfottó. Ma se vuoi distrarre un giocatore, lo puoi fare in mille modi ma non così. Così non va bene. Così non ci siamo''.

Sindaco Verona: "Tribuna chiusa è vicenda kafkiana"

"Esito scontato per una vicenda kafkiana". Così il sindaco di Verona, Federico Sboarina, sulla sentenza del giudice sportivo di serie A che ha decretato la chiusura per un turno del settore Poltrone Est dello stadio Bentegodi per i cori razzisti contro Mario Balotelli. "Verona - ha proseguito Sboarina - non è razzista e non lo sono nemmeno famiglie, bambini e abbonati storici che siedono comodamente in Tribuna est, che è espressamente dedicata a questo pubblico. Queste sono le persone che pagheranno le conseguenze di una vicenda senza senso". Il sindaco di Verona ha quindi ribadito: "I cori non ci sono stati, lo dico da domenica che ci sono state singole e poche persone che, se identificate, dovranno assumersi le proprie responsabilità e subirne le conseguenze. Allo stesso modo chi ha pronunciato frasi ingiustificabili, che rifiuto e che non fanno parte del pensiero dei veronesi, si dovrà prendere le proprie responsabilità e e subirne le conseguenze" ha concluso Sboarina.

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