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Miccoli, confermata in appello la condanna di 3 anni e 6 mesi

Anche nel secondo grado di giudizio brutte notizie per l'ex bomber del Palermo, accusato di "estorsione aggravata dal metodo mafioso"

PALERMO - L'ex bomber - tra le altre di Palermo  Juventus, Fiorentina e Lecce - Fabrizio Miccoli è stato condannato in appello a 3 anni e 6 mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso. La sentenza pronunciata dalla prima sezione penale della Corte di appello di Palermo, presieduta da Massimo Corleo, conferma quella di primo grado. Gli avvocati di Miccoli hanno già annunciato che presenteranno un nuovo ricorso per tutelare il loro assistito.

Miccoli, confermata la condanna in appello

L'ex calciatore è finito sotto processo per l'accusa di aver chiesto a Mauro Lauricella, figlio di Nino un mafioso del quartiere Kalsa, di chiedere la restituzione di ventimila euro all'imprenditore Andrea Graffagnini per conto del suo amico Giorgio Gasparini, soldi che erano frutto della cessione della discoteca Paparazzi di Isola delle Femmine. A seguito della condanna in primo grado a un anno, per violenza privata, la corte d'appello di Palermo aveva ribaltato la sentenza e condannato, nel luglio scorso, Mauro Lauricella a sette anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

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