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“Perché i tamponi ai Maldini anche se asintomatici e alle persone normali no?": è polemica

È il quesito che si pone Selvaggia Lucarelli: “C’è chi pur avendo i sintomi non ha l’opportunità di sottoporsi al test. Non sapere se si è positivi è destabilizzante da un punto di vista psicologico”

Le polemiche legate ai tamponi per il Coronavirus non si placano e a finire nel mirino sono soprattutto i calciatori. “I tamponi diagnosticano non solo il COVID-19, ma anche il dislivello sociale - ha dichiarato Selvaggia Lucarelli nel corso della trasmissione 'Piazzapulita' su La7 -. È un momento storico in cui i privilegiati si possono permettere non solo le cure migliori, ma anche la diagnosi. C’è un business dei tamponi a pagamento nelle cliniche, ma la realtà è che i laboratori d’analisi sono pochi. Maldini ha raccontato di essere stato sottoposto al test insieme al figlio, all’altro figlio e alla moglie. Questi ultimi due asintomatici".

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Selvaggia Lucarelli: "È un qualcosa di destabilizzante"

"E c’è invece chi pur avendo i sintomi non ha l’opportunità di fare il tampone. Non sapere se si ha il virus o no da un punto di vista psicologico è destabilizzante. Non sapere se si è positivi al Coronavirus poi è molto pericoloso anche a livello sanitario perché inizi le cure quando è tardi”. Lunedì scorso il dirigente del Milan ha pubblicato un video su Instagram in cui ha dichiarato che lui e il figlio sarebbero guariti entro una settimana: “Ringrazio dottori, infermieri e tutte le forze dell’ordine. Ci fate sentire orgogliosi di essere italiani”. 

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