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Sileri: "Dal 4 maggio lo sport individuale. Il calcio? Solo a porte chiuse"

Parla il viceministro per la Salute: "Anche senza tifosi ci sarebbe comunque qualche problema. Come evitare il contatto tra i giocatori?"

ROMA - "ll numero dei contagi scende, come quello in terapia intensiva, per questo l'opera di contenimento sta avendo l'effetto desiderato. Pensiamo alla Fase 2. Bisognerà sempre tenere la distanza sociale e l'uso della mascherine. Il problema sono gli sport di gruppo perché tornare alla normalità dipenderà soprattutto dai focolai che si osserveranno nelle prossime settimane. Serve una posizione scientifica sul calcio, gli stadi non possono riaprire al pubblico". Inizia così il commento del vice ministro per la Salute, Pierpaolo Sileri, sul tema della ripresa della Serie A e del calcio in generale ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Poi prosegue: "È verosimile far ripartire il calcio a porte chiuse, ma da medico dico che potrebbe esserci comunque qualche problema. Niente spettatori, ok, ma i calciatori entrerebbero in contratto tra loro".

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Sileri: "Dal 4 maggio lo sport individuale"

"Il protocollo è stato stilato in maniera appropriata, ma aspetterei ancora un po' di tempo per valutare l'andamento del'epidemia. Il numero di tamponi necessario potrebbe essere più alto di 1.400. Per quanto riguarda gli stadi, invece, è un problema relativo perché, se non ci sono i tifosi, non ci sarebbero rischi da questo punto di vista. Dove giochi giochi, va bene uguale. Il 4 maggio è la data di apertura prevista, ma avremo bisogno di adottare delle misure di sicurezza come la distanza sociale e le mascherine. Lo sport individuale si potrà praticare anche a livello amatoriale, ma non più di 40 minuti" ha detto Sileri. 

Sileri: "Gli stadi non potranno riaprire"

In serata Sileri ha aggiunto una considerazione sulla possibilità futura di giocare con il pubblico: "Da medico e da viceministro della Salute sostengo che le regole per l'attività all'aperto dovranno essere ancora le stesse per alcune settimane e poi con l'avvio della fase 2 mi auguro possano essere modificate, ma solo se i dati ci consentiranno di farlo. Pertanto gli stadi non potranno riaprire, il rischio tra i giocatori anche per partite a porte chiuse resterebbe troppo alto".

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