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Del Piero e Ronaldo, incontro speciale: "Che generazione la nostra!"

I due campioni si sono incontrati per una lunga chiacchierata in cui hanno parlato delle loro vecchie sfide ma anche del futuro. Ronnie: "Mi piacerebbe aiutare l'Italia"

ROMA - Da una parte Alessandro Del Piero, dall'altra Ronaldo, il "Fenomeno". Due campioni che hanno scritto pagine di storia del calcio italiano e non solo, insieme per un'intervista esclusiva di Sky, chiamata "FenomenAlex", in cui hanno parlato di tanti temi: "Quando è arrivata la notizia che l’Inter aveva preso Ronaldo - ha esordito l'ex capitano della Juve - sono andato dal mio preparatore e gli ho detto: 'Oh, quest’anno dobbiamo lavorare di più. Inventati qualcosa perché questo va a due marce in più'. Hai portato gioia e qualità al calcio. Sei stato un nuovo livello di sfida”. Ronaldo ha poi raccontato il suo rapporto con l'Italia: “Sono stato sempre molto umile, trasparente. La verità è che abbiamo vissuto un’epoca incredibile in Italia. Io sono stato trattato come uno di casa, anche dagli avversari, oltre che dagli amici e dai compagni. Mi mancherà sempre questo Paese”.

Gli anni in Serie A

Nella sua prestigiosa carriera, Ronnie ha giocato con top club del calibro di Barcellona, Inter, Real Madrid e Milan: “Sono molto legato all’Inter e al Real Madrid. A Barcellona ho avuto un anno eccezionale ed è finita male la storia. Non siamo riusciti a rinnovare il contratto e alla fine sono uscito con un sapore amaro. Prima di andare al Milan ho provato a tornare all’Inter, ho chiamato Moratti e non è stato possibile. Così ci ho provato in rossonero, ma ero già in discesa. Un’esperienza comunque incredibile. Avevo sempre sentito che il Milan era molto avanzato negli allenamenti, nelle strutture. E ho certificato che era vero. Stavano 4-5 anni avanti agli altri. Mi hanno fatto capire tante cose, anche il motivo per il quale con gli investimenti che faceva Moratti non vincevamo sempre. Si capisce come la struttura e l’intelligenza che c'è dentro una squadra possa permettere ai giocatori di trovare il massimo livello. In quel periodo avevamo una Juve fortissima, con te che volavi. Una generazione in cui tutti nel mondo parlano ancora oggi”.

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