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“Il calcio che l’Italia si merita”, tutte le parole dei protagonisti

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12:11 - Il presidente Figc Gravina ha aggiunto: "Per quanto riguarda i playoff e i playout sono scelte che deve prendere autonomamente la Lega Serie A, ma se non riduciamo le squadre dell'area professionistica non possiamo aggiungere partite. Resta il fatto che a mio giudizio siano un momento eccezionale di appeal. Per il tema del tempo effettivo si discute all'Ifab ed è già qualcosa, diverso il discorso per la riforma del Var. Il decreto crescita lo stiamo utilizzando".

12:06 - Di nuovo Capello: "Il tempo effettivo è fondamentale, tutti devono giocare gli stessi minuti in tutti i campionati. Per quanto riguarda i giovani, da noi come sbagliano vengono subito bocciati ed è una cosa pazzesca. Il Var, per me deve intervenire raramente, solo quando fa un errore grave l'arbitro. E metterei accanto qualcuno che ha giocato a calcio e che quindi conosca un contrasto. Capitolo arbitri: secondo me in Italia arbitrano con molta paura di commettere errori e fischiano tantissimo, non aiutati nemmeno dai calciatori".

12:02 - Sempre Arrivabene: "Parlavamo delle giovanili, ma la federazione una riforma la ha fatta. Se oggi giochiamo con un Under 23 è per la riforma voluta dalla federazione. Dobbiamo guardare gli altri come ha detto Capello. Avere dei riferimenti, per capire con umiltà. Se ci chiedessimo chi ha inventato la ruota probabilmente nessuno lo saprebbe, ma è una cosa che ha aiutato la società a evolversi. Dobbiamo imparare non solo da quello che succede in Italia, ma anche da quello che succede all'estero. Ovvio che ci si scontra con la competitività del campionato. Una squadra fa investimenti perché deve vincere e si crea un circolo vizioso. L'intrattenimento che dobbiamo offrire può dare le basi per vendere il prodotto calcio Italia, dando una solidità che forse ci rende meno schiavi del raggiungimento obbligato del risultato. Secondo me per raggiungere lo scopo è di fondamentale importanza una sintonia tra chi è il regolatore dello sport e chi ne è l'aspetto commerciale: trovare il giusto compromesso, evitare degli scontri è l'inizio di una soluzione che può andare bene per tutti. La Serie A sostiene il calcio italiano con il business che crea. Credo che un trovarsi e ragionare insieme serva assolutamente al calcio. Questo è ciò che vorrei dire e in cui credo. Se arriviamo a undici nella Juve l'anno prossimo considerando che abbiamo liberato Dybala, Bernardeschi e forse Morata? L'anno prossimo faremo qualcosa che ci permetterà di fare meglio di quest'anno".

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