Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

“Il calcio che l’Italia si merita”, tutte le parole dei protagonisti

Un forum per fare il punto sulla crisi finanziaria e di risultati che affligge l’economia sportiva più importante del Paese e individuare le strategie per il rilancio

11:54 - Carlo Ancelotti in collegamento da Madrid registrato: "Da dove deve ripartire il calcio italiano? Deve cercare un miglioramento dello spettacolo che propone. Secondo me oggi non è molto attrattivo per tante ragioni. C'è l'aspetto tecnico, perché in questo momento mancano figure di riferimento, generazioni di calciatori che dopo il 2006 ha avuto difficoltà a esprimersi e trovare nuovi talenti. Poi è vero che è arrivato il successo insperato all'Europeo, ma la qualità individuale dei giocatori italiani in questo momento non è come era 15 anni fa. Il problema è che in questo momento i calciatori italiani, soprattutto quelli giovani, fanno fatica a trovare spazio nelle squadre di massima categoria. C'è la tendenza, soprattutto con il decreto crescita, di avvantaggiare i giocatori stranieri. Nel 2019 c'è stata una partita degli Europei Under 19 tra Italia e Portogallo, vinta dai lusitani che giocavano tutti in campionati di primo piano. Gli italiani no. Var a chiamata? No. Credo però che il Var vada migliorato. Non può intervenire in tutti i contatti dentro l'area di rigore, ma deve solo correggere errori grossolani. Utile, ma migliorabile. Sul tempo effettivo sono d'accordo. La prossima regola deve essere il tempo effettivo. Si arriva adesso a partite con 10 minuti di recupero. Bisogna chiarire questo aspetto qui, toglierebbero tante cose inutili, simulazioni. Credo sia arrivata l'ora di metterlo".

11:48 - Gabriele Gravina ha poi continuato: "Abbiamo perso anche la voglia di dare libertà di pensiero nel gioco del calcio. Quando giocavamo nelle piazze eravamo tutti vestiti uguali, dovevi anche capire a chi dare la palla. Dobbiamo favorire il calcio, entrando nelle scuole. Serve un rapporto di massima collaborazione tra il settore giovanile e il settore tecnico. Le nostre Under stanno ottenendo dei risultati straordinari, la nostra Nazionale è ancora campione d'Europa, ha l'opportunità di giocare la partitissima con l'Argentina. Cosa manca? L'opportunità per diventare campione ed è su questo che dobbiamo lavorare".

11:44 - Capello ha aggiunto: "Un allenatore durante un convegno in Lombardia di qualche tempo fa ha detto che i miglioramenti si hanno tra i 4 e i 7 anni. Ma di che parliamo? Fino a 10 anni il divertimento deve essere l'unica cosa, tutti devono giocare e partecipare. Non si può fare la tattica. Questo è ciò che manca nel settore giovanile italiano e che non vedo. Se qualcuno non ha una visione futura i debiti mangeranno le società".

11:40 - Milena Bertolini, ct della Nazionale femminile: "Credo che quello che può cambiare il calcio in Italia è la qualità dei dirigenti, che abbiano una visione futura e non solo del momento. I settori giovanili non vengono sostenuti. Se vediamo la percentuale economica che una società di calcio investe è molto più bassa rispetto all'estero. La cultura si cambia a livello dilettantistico. Prima il maggiore abbandono avveniva a 13 anni, adesso a 10 anni. Ci dobbiamo fare delle domande. Perché? Perché già allora si fanno selezioni tra titolari e panchinari, tra chi può andare avanti e chi no. E i bambini si disinnamorano del calcio. Alcuni dicono 'tanto sono un panchinaro, non giocherò mai', vuol dire che dobbiamo farci delle domande a livello culturale. La scuola di Coverciano è aperta, porta dentro le varie filosofie calcistiche in giro per l'Europa. Così l'allenatore si forma facendosi un'idea di calcio. Ma soprattutto devono farlo i dirigenti. Se facciamo crescere i ragazzi in un clima disteso, dove hanno la possibilità di sbagliare, avremo ragazzi che apprezzeranno il calcio".

Vai alla pagina successiva

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi