Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Mou e Fiorentina variabili d’Europa

Budapest e Praga cambiano gli scenari: Pioli in Champions, Italiano può portare il totale a otto  

Il Milan di Pioli da ieri è in Champions e la Juventus non può più raggiungerlo, ma la principale variabile europea per l’Italia si chiama José Mourinho. Il destino delle italiane dipende, infatti, da cosa succederà dopodomani a Budapest e dal piazzamento della Roma in Serie A al termine della gara contro lo Spezia di domenica. Se i giallorossi dovessero conquistare l’Europa League arrivando in 5ª o in 6ª posizione, il nostro Paese qualificherebbe 5 squadre alla prossima Champions League, soltanto 1 in Europa League (la 5ª se la Roma è 6 o la 6ª se la Roma è 5ª) e 1 in Conference; essendo Pellegrini e compagni già in una “posizione EL” per merito del piazzamento nella «competizione domestica» (come la chiama Nyon), regolamento alla mano l’Italia guadagnerebbe un posto nella massima competizione a scapito della seconda coppa. Il “vaso comunicante”, in qualsiasi caso, è un premio e mai un danno.

L'Italia senza Conference League?

Se, viceversa, la Roma terminasse la Serie A al 7° posto da campione a Budapest, allora l’Italia rinuncerebbe alla qualificazione in Conference, come accadde alla Spagna nella stagione 2021-22; in quel caso il Villarreal vinse l’Euroleague ma arrivò 7° con la conseguenza che nessun club spagnolo staccò il pass per la terza coppa. La terza ipotesi,  è quella che prevede la vittoria del Siviglia nella finale di mercoledì. In quel caso, tutto resterebbe com’è ora. E quindi, con le 7 squadre italiane nelle coppe 2023-24 così suddivise: 4 in Champions, 2 in Europa League e 1 in Conference.

L'ipotesi ottavo posto

L’Italia però spera nel colpaccio storico, e cioè volare in Europa addirittura con 8 squadre. Dipende esclusivamente dalla Fiorentina, che non potendo più raggiungere la 7ª posizione ha una sola opportunità per giocare nelle coppe: la vittoria della Conference, nella finale del 7 giugno contro il West Ham. Proprio in virtù della posizione viola, Italiano potrebbe aggiungersi alle 7 sorelle senza fare torto a nessuno. Ma allora, a cosa serve l’8° posto? A guadagnare 900 mila euro in più nei premi di posizionamento (8,3 milioni contro i 7,4 del 9° posto), ma anche a sperare in qualcosa di molto più ambizioso: se l’Uefa, alla luce delle penalizzazioni della giustizia sportiva italiana, dovesse squalificare la Juve, una tra Torino (53 punti), Fiorentina (53), Monza (52) e Bologna (51) potrebbe essere la prima “ripescata” in Europa.

La Supercoppa e gli scenari

La Lazio, intanto, si è guadagnata il pass per la Supercoppa Italiana che vedrà la partecipazione di 4 squadre: le due finaliste della Coppa (Inter e Fiorentina) e le prime due del campionato. Con i tre punti di ieri, però, Sarri è “dentro” in qualsiasi caso, anche se dovesse perdere il 2° posto ai danni di Inzaghi perché l’Inter, come detto, è già qualificata. Biancocelesti e nerazzurri si giocheranno comunque la piazza d’onore: in caso di successo interista col Torino, Immobile e compagni dovrebbero vincere a Empoli; con l’arrivo a pari punti, infatti, non contano gli scontri diretti perché sono in equilibrio (3-1 e 3-1) ma la differenza reti generale, che premierebbe l’Inter in qualsiasi caso. A causa dei tanti incroci tra squadre in lotta per l’Europa, nella 38ª giornata la Lega Serie A potrebbe addirittura fissare 6 gare in contemporanea.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi