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Diletta Leotta e le frasi inedite di Karius: "Così andiamo avanti"

Il portiere tedesco ha spiegato in un'intervista al Corriere della Sera come reagisce alla popolarità televisiva della moglie e i suoi obiettivi per il 2025

Loris Karius, rimasto svincolato in estate, è stato ingaggiato da pochi giorni dallo Schalke, in Germania, ma appena potrà tornerà in Italia dove vivono sua moglie Diletta Leotta, conduttrice di Dazn, e la figlia Aria. Di questo e altro ha parlato il portiere tedesco al Corriere della Sera, a cominciare dalla figlia: "È tutta il papà. È una signorina attivissima, più che camminare corre. Con lei mi diverto molto, ma non saprei tenerla da solo, senza Diletta e senza nonni. È una spugna che impara tutti i giorni, e io voglio essere un esempio positivo per mia figlia. Allargare la famiglia? Perché no, però al momento Aria è la principessa di casa, è difficile dirle di no". Questi gli obiettivi di Karius per il 2025: "Imparare l’italiano, lo sto studiando. Riprendere a giocare, senza infortunarmi. Ho sogni raggiungibili, non volo troppo alto". Inevitabile la domanda sulla moglie Diletta Leotta e la sua popolarità televisiva: "In Italia riconoscono di più Diletta, all’estero la situazione si ribalta ma non ho nessun problema con la sua popolarità, sono felice del suo successo televisivo. Non sono un uomo all’antica, ciascuno ha la sua carriera e cammina sulle sue gambe, ci supportiamo a vicenda. Accettarsi è l’unico modo per far funzionare una relazione".

Karius: "Nel calcio non è facile creare amicizie durature"

Passando al campo, Karius rivela chi è il giocatore più forte che ha mai affrontato: "Cristiano Ronaldo, senza dubbio. Come compagno di squadra ho sempre ammirato il modo in cui Mohamed Salah si dedicava al mestiere, come affrontava allenamenti e sacrifici con la qualità del suo lavoro. È stato un punto di riferimento per me. Non è da tutti giocare a quel livello così a lungo. È arrivato a Liverpool un anno dopo di me e ogni domenica, a 32 anni, dà ancora il meglio contro avversari di dieci anni più giovani". Ha spiegato poi il rapporto con Klopp, suo allenatore ai tempi del Liverpool, e in generale l'amicizia nel mondo del calcio: "A Jurgen faccio gli auguri di Natale e per il compleanno. Non è un mondo in cui le amicizie si creano facilmente né durano. I miei amici del calcio si contano sulle dita di una mano, quelli veri. Non li nomino perché non vorrei scontentare qualcuno".

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