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Intesa Eca-Uefa, così è nata 'UC3': l'operazione anti Superlega di Ceferin

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Intesa Eca-Uefa, così è nata 'UC3': l'operazione anti Superlega di Ceferin EPA
Ceduto ai club il pacchetto commerciale delle coppe europee, con l'obiettivo di generare maggiori incassi: tutti i dettagli

ROTTERDAM (OLANDA) - Le mani dei potenti, da oggi, s'addentrano ancora più in profondità nella pasta malleabile del calcio. L’Eca, ormai molto più di una semplice associazione dei club europei, si è infatti seduta al tavolo del governo dell’Uefa e ha fatto nascere "UC3", entità che punta a far schizzare verso l’alto i ricavi delle grandi competizioni.

Incassi per i club e valore per i partner: la mission di UC3

La promessa è la stessa che ha già animato la riforma dei tornei con l’aumento di partite nelle prime fasi (il girone unico) e nel tabellone a eliminazione diretta (vedi i playoff in Champions) al prezzo di introiti maggiori: generare incassi da capogiro per le società e creare valore per i partner che decidono di abbinare i loro nomi al pallone. Di fatto, Nyon ha consegnato all’Eca - quindi ai club - l’intero pacchetto commerciale delle coppe, permettendo all’organismo presieduto dal potente qatariota Al-Khelaifi, numero uno anche del Psg, di trattare direttamente con gli stakeholder e le imprese. Un’operazione politica piuttosto fine, vista nell’ottica di Ceferin, per tentare di neutralizzare un’altra arma dei ribelli della Superlega, i quali denunciavano come l’Uefa abbia sempre gestito e determinato ricavi che i club producono con le proprie forze, trattenendo per sé stessa quote rilevanti. E se questa fosse un’azione mirata a scardinare uno degli argomenti di A22 e della storica sentenza della Corte UE?

La battaglia con la Fifa per i calendari intasati

«Il mercato è in continuo cambiamento - si legge nell’annuncio di UC3 -. I tifosi richiedono esperienze sempre più immersive. I modelli di business delle piattaforme e degli operatori media non smettono mai di evolversi, mentre i partner commerciali richiedono associazioni di marca sempre più allineate con i loro obiettivi. UC3 risponde a queste richieste». Uefa ed Eca, non a caso, a ottobre avevano già prolungato il protocollo d’intesa (MoU) fino a luglio 2033. L'intesa oggi diventa una vera alleanza. E il numero crescente di impegni nel calendario europeo? I club hanno rivolto il loro sguardo altrove, scegliendo come avversario di questa disputa politica (ora anche legale) la Fifa e non l’Uefa, mettendo nel mirino il nuovo Mondiale per Club. Il presidente della Fifa, Infantino, non a caso lo scorso 3 febbraio a Roma ha detto che chi protesta «se la sta prendendo con chi organizza l’1% delle gare e non chi propone loro il 99%», mettendo la sua istituzione ancora una volta in contrapposizione a quella di Ceferin.

La finale di Champions Legue negli Usa è un'idea

Tornando all’accordo, questo darà nuovo impulso al prossimo ciclo commerciale e di diritti tv (2027-2033), con buona pace dei campionati nazionali che continuano a lamentare uno sbilanciamento di risorse a favore di Champions, Europa League e Conference. Attualmente, la gestione dei diritti è degli svizzeri di Team Marketing, con il mercato statunitense affidato a Relevent Sports. Con UC3, Relevent otterrà un periodo di negoziazione esclusiva con Uefa ed Eca. Quando la società controllata dal miliardario Stephen Ross ha stretto un patto simile con la Liga, ha ottenuto di portare una gara del campionato spagnolo negli Usa e all’Uefa potrebbe chiedere altrettanto con la finale di Champions. Uno scenario che non dispiace neppure a Ceferin.

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