La commissione Cultura e Sport del Senato ha approvato questa mattina, come da previsioni, le linee di indirizzo sul calcio italiano. Le prospettive di riforma, su proposta del senatore di Fratelli d’Italia Marcheschi, impegna il governo ad approfondire a 360 gradi le problematiche che da anni mettono in ginocchio il sistema: dagli stadi alla reintroduzione della pubblicità su giochi e scommesse, passando per il prelievo dell’1% sul betting per favorire investimenti su settori giovanili, infrastrutture e contrasto alla ludopatia, fino ad arrivare al calcio femminile, agli sgravi fiscali e alla revisione della legge Meladri sui diritti tv. Nascerà presto un vero e proprio “decreto calcio” che comprenderà 19 misure a sostegno di un movimento talmente vasto da impattare per 11 miliardi sul Pil del Paese. Movimento 5 Stelle e Pd sì sono dette contrarie all’intenzione di tornare a rendere possibile la pubblicità delle società di scommesse.
Prospettive di riforma del calcio, la soddisfazione di Abodi
Molto soddisfatto, dopo l’impegno personale e politico profuso, anche il ministro per lo Sport, Andrea Abodi: “È una mappa del percorso che a specchio rispetta l’agenda di governo - ha spiegato in conferenza stampa - Le 19 sollecitazioni troveranno una risposta formale in poco tempo. Perché si tratta semplicemente di riprodurre i temi già approfonditi ed elencati”. “Sburocratizzare e semplificare è un nostro dovere - ha aggiunto il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, riferendosi in particolare alla nuova cabina di regia sugli stadi - ma non dipende solo dal governo. Penso a Milano: abbiamo perso 5 anni per tornare al nuovo Siro accanto al vecchio San Siro, cioè alla proposta iniziale dei club. I vincoli sugli stadi? Ci sono edifici che hanno più di 70 anni ma non hanno valori storici: sono anzi degli obbrobri”. La reintroduzione del decreto crescita, una richiesta esplicita dei club, non troverà attuazione. “Ci sono troppi stranieri in campo e spesso troppo scarsi - le parole di Salvini - Invece di chiedere sconti per prendere i bidoni dovremmo imparare dalla Liga che ha più del doppio dei nostri giovani in campo”.