Chiesa gremita per l'ultimo saluto a Bruno Pizzul, scomparso il 5 marzo all'età di 86 anni: la "sua" Cormons, in provincia di Gorizia, si è riunita nel duomo per partecipare ai funerali. Dai familiari, la moglie Maria, i tre figli e i nipoti, fino alle autorità, come il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e il presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. Insieme a loro anche diversi dirigenti sportivi, vecchie glorie del calcio, giornalisti e anche una rappresentanza dell'associazione nazionale alpini, dato che Pizzul era iscritto al gruppo di Medea della sezione di Gorizia. Sul feretro sono stati adagiati dei fiori rossi e una sciarpa degli ultras della Curva Nord dell'Udinese. Lo stesso club, che giocherà con il lutto al braccio contro la Lazio, ha mandato una corona di fiori, come la Figc.
Funerali Pizzul, duomo gremito per l'ultimo saluto
Così ha parlato il figlio Fabio: "Siamo stati travolti da un affetto che non ci aspettavamo, in questi giorni lo abbiamo sentito quasi come un papà in condivisione. Durante la sua vita è stato parecchio in giro: oggi capiamo che averlo condiviso non ci ha tolto un qualcosa ma ci sta regalando un grande affetto. Mia madre gli aveva detto 'te ne devi andare quando non ti conosce più nessuno'. Così non ha fatto". Emozionante l'omelia del monsignor Vincenzo Di Mauro, vescovo emerito di Vigevano: "Siate come lui a partire da adesso". E poi un passaggio sulla famigerata telecronaca dell'Heysel: "Lui di fronte al crollo dello stadio ha avuto il coraggio di dire parole buone e intelligenti, parole che neanche un prete sarebbe stato in grado di dire così bene". Fuori dalla chiesa Marino Bartoletti lo ha ricordato così: "Lui era il mio mito, un uomo buono, generoso, colto". All'abbraccio dei familiari si è unito anche l'ex arbitro e amico Fabio Baldas: "Tutto quello che ci ha insegnato lui credo che si trovi da poche parti. Una persona buona, umile, uno che poteva andare con la testa molto alta, era uno di noi".