A Madrid, Gerard Piqué è stato interrogato nell'ambito dell'inchiesta relativa all'accordo commerciale che ha portato all'organizzazione della Supercoppa Spagnola in Arabia Saudita. Un'indagine che vede protagonista, tra i tanti, l'ex presidente della Federcalcio iberica Luis Rubiales, per un presunto caso di corruzione e riciclaggio. L'ideatore del progetto Kings League, invece, ha chiarito la sua posizione in merito alla società di intrattenimento sportivo denominata "Kosmos", a cui sarebbero destinati 4 milioni di euro in occasione del torneo. All'epoca dei fatti, il classe '87 vestiva ancora la maglia del Barcellona ed era tra i partecipanti alla competizione.
Inchiesta Supercoppa Spagnola, Piqué interrogato a Madrid
Secondo il tribunale di Madrid, la Federazione guidata da Luis Rubiales e l'Arabia Saudita hanno formalizzato nel 2019 e nel 2020 un accordo decennale per organizzare la Supercoppa Spagnola in Medio Oriente. Il tutto per un totale di 40 milioni di euro all'anno, destinati a finire nelle casse dell'organizzazione che guida il calcio spagnolo. Nel mirino degli inquirenti, però, è finita anche la Kosmos, società di intrattenimento sportivo di proprietà di Piqué, a cui spetterebbero 4 milioni di euro per ogni edizione della competizione, a titolo di commissione. L'ex Barcellona, all'epoca, era impegnato sul campo ed era tra i protagonisti della Supercoppa con i colori blaugrana. Piqué, interrogato a Madrid, ha negato ogni illecito. Intanto, è stata aperta un'indagine dai pubblici ministeri sull'accordo stipulato nel 2022, dal quale venne fuori una fuga di notizie audio tra Rubiales e Piqué, a proposito di milioni di euro di commissioni. Nell'aprile del 2024, anche Rubiales ha negato qualsiasi tipo di illecito, mentre Piqué è entrato a far parte del registro degli indagati il mese successivo. Indagini in corso, con il magistrato che poi potrà decidere di archiviare il caso o chiedere il rinvio a giudizio.