Ex calciatore, avvocato, allenatore, in rigoroso ordine cronologico. Guglielmo Stendardo, da qualche mese, è in panchina: guida il Valmontone, in Eccellenza, con un ruolino incredibile. Ha vinto 13 partite su 14 e, soprattutto, sembra aver plasmato una squadra che si diverte a stare insieme.
È così?
"Sono molto soddisfatto dei risultati che stiamo conseguendo. Il merito è della squadra che è determinata nel raggiungimento dell’ obiettivo finale. Il Presidente è ambizioso ed ha investito innanzitutto sulle competenze, con ruoli specifici e funzionali rispetto agli obiettivi prefissati".
Da quando è arrivato lei il Valmontone non ha mai perso in campionato.
"Su 14 partite abbiamo fatto 40 punti, ne abbiamo vinte 13 e pareggiato una con la Viterbese. Attualmente siamo primi in classifica con 61 punti ma mancano ancora 8 partite e dobbiamo fare almeno altri 13 punti per centrare l’ obiettivo finale. Bisogna continuare a fornire prestazioni importanti perché al momento non abbiamo ancora raggiunto nulla".
Il suo modulo preferito?
"Non ho un sistema di gioco di riferimento. Cerco di adattarmi alle caratteristiche dei miei giocatori. La difesa a 4 è una certezza, il centrocampo a 3, il trequartista più le due punte".
Cosa le piace della "nuova" vita da allenatore dopo l'esperienza alla guida della Luiss?
"Ci sono tantissimi lati positivi di questa esperienza. La serietà del mio Presidente, la qualità dei miei giocatori e una società ambiziosa. E oggi abbiamo tantissimi tifosi che ci seguono ovunque. Un allenatore deve essere anche manager e gestire al meglio le sue risorse a disposizione. La gestione del gruppo, dei singoli, dei tuoi collaboratori, rappresentano una parte fondamentale del lavoro di ogni allenatore. So di dover imparare ancora tanto ma la gavetta che sto facendo mi aiuterà sicuramente in futuro".
Più complicata la panchina o la scrivania da avvocato?
"Più difficile allenare sicuramente. Da avvocato civilista, nella maggior parte dei casi, devi tutelare i diritti di un soggetto mentre da allenatore, devi gestire gruppi di 25 individui diversi e tutto quello che ne consegue. In entrambi i ruoli, il risultato finale non dipende soltanto dalla bravura e dalla competenza del professionista".
Passiamo alla Serie A: chi vince lo scudetto?
"L’ Inter è la squadra più forte ma il Napoli ha sciupato diverse occasioni per superarla. Conte sta facendo un grande lavoro ma non ha a disposizione la qualità complessiva della rosa di Inzaghi".
E la "sua" Lazio?
"Nell’ ultimo periodo ha perso tanti punti, dovrà lottare fino alla fine per il quarto posto così come credo cbe il Napoli darà filo da torcere all’ Inter fino alla fine".
Che ne pensa invece del suo amico Spalletti con l'Italia?
"Sta facendo un ottimo lavoro. Sono certo che farà grandi cose anche in Nazionale".
Ha un allenatore di riferimento?
"Guardiola e De Zerbi sono i miei preferiti".
Cosa vede Stendardo nel suo futuro?
"Il mio obiettivo è allenare perché mi sento bene quando sto in campo con i miei giocatori".