A margine della premiazione della Panchina d'Oro, Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare del momento che sta vivendo senza panchina e non solo: "Periodo normale, uno cerca di studiare e aggiornarsi vedendo le tendenze, è un lavoro che facciamo tutti quando siamo fermi"[...] Sto seguendo 5-6 campionati e non vedo questa tendenza spiccata come in Italia. In alcuni campionati vedi 2-3 giocatori del 2004 e altri 2006, cosa che da noi è più difficile da fare per altri motivi. Qualche squadra può dare spunti".
Sarri: "Esonero Motta? È sempre difficile..."
L'allenatore ha anche commentato l'esonero di Thiago Motta e il conseguente arrivo di Tudor: "È sempre difficile farsi un’idea dall’esterno, ci sono dinamiche interne che non riusciamo a comprendere. Sicuramente quando i risultati faticano ad arrivare queste dinamiche possono fare la differenza in certi tipi di scelte. [... ] Panchina d'Oro? È un premio strano, si riferisce alla scorsa stagione ma viene dato 8-9 mesi dopo, quindi c’è il tempo per cui succedano cose diverse. Se si fosse votato il giorno dopo la fine dello scorso campionato, probabilmente Thiago Motta avrebbe vinto. Io ho votato per lui perché lo scorso anno il Bologna ha fatto il calcio più bello, poi passano tanti mesi e la gente si dimentica facilmente".
"Conte innamorato del popolo di Napoli. Sul futuro..."
Poi, un commento sulla corsa scudetto: "Il campionato non me lo aspettavo così incerto, mi farebbe piacere se l’Atalanta lottasse fino alla fine perché è una bellissima storia. Che l'Inter potesse avere qualcosa in più c’era l’idea. Ho avuto la fortuna di parlare con Conte e sono rimasto contento del fatto che ho visto un allenatore innamorato del popolo". Infine, sul futuro: "Andrò dove mi chiameranno, e dove rispondono sentimento e forte motivazione".