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Zappi: "Marciniak non ha sbagliato in Germania-Italia. Il Var a chiamata..."

Il presidente dell'Aia ha commentato l'episodio del rigore revocato alla Nazionale in Nations League che ha fatto discutere

Ieri è diventata ufficiale la novità valevole dalle semifinali di Coppa Italia: gli arbitri spiegheranno le decisioni prese dopo la chiamata del Var a tutto lo stadio e in tv. Il presidente dell'Aia Antonio Zappi a Radio Crc ha dato alcuni dettagli in più: "Questa tipologia di comunicazione è divisa in due parti: la proiezione delle immagini nei tabelloni dello stadio, in modo tale che chi è presente vedrà ciò che gli operatori al Var stanno attenzionando, e la spiegazione al pubblico da parte dell’arbitro della propria decisione. Quest’ultima è quella che è stata autorizzata per le fasi finali della Coppa Italia. In Inghilterra è già stato fatto e si tratta di un ampliamento della trasparenza del processo decisionale che porta alla conferma o meno della scelta assunta sul campo".

Zappi: "La centralità dell'arbitro resta fondamentale"

Per molti il prossimo passo è l'introduzione del Var a chiamata, di cui ha parlato Zappi: "Nel calcio a cinque è stato introdotto il video support, che consente la possibilità di chiamata: è la prima volta nella storia. A breve potrebbe essere introdotto in Serie C e nella Serie A femminile, sulla base di una richiesta del presidente Gravina e dell’autorizzazione dell’Ifab. L’arbitro, se richiamato dalle società, andrà a fare la review e sulla base degli elementi visivi che revisionerà potrà confermare o meno la propria decisione. Difficile dire quando verrà introdotto in Serie A, ma la direzione ormai è tracciata. In ogni caso la centralità dell’arbitro dovrà rimanere fondamentale: ci saranno sempre episodi valutativi e discrezionali che rimarranno in una zona grigia. Io sogno un calcio in cui ogni soggetto del calcio abbia la certezza che l’arbitro abbia deciso dopo aver constatato l’oggettività di un fatto, attraverso tutti gli elementi".

Zappi: "Non tutti i contatti sono falli"

In Italia ha fatto discutere la scelta dell'arbitro polacco Marciniak di revocare un rigore alla Nazionale contro la Germania in Nations League: "Il calcio è uno sport di contatto e non tutti i contatti sono falli" ha evidenziato Zappi. "I colleghi internazionali hanno deciso di chiamare l’arbitro all’on field review perché hanno ritenuto che ci fosse una previsione protocollare che consentiva questo tipo di intervento. Marciniak ha così potuto rivalutare la decisione assunta. Quello che è prevalso è che l’arbitro, dopo aver rivisto e valutato, ha deciso: questo è ciò che dovremmo apprezzare". Un'altra possibile novità nel futuro del calcio potrebbe essere il tempo effettivo, a cui Zappi non chiude la porta: "C’è un dibattito in corso: le riforme necessitano di studio e di tempo. Anche in questa direzione il calcio sta cercando i dovuti accorgimenti. Quello che dico sempre è massima apertura e massima possibilità da parte dell’Italia per le sperimentazioni".

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